Questo lavoro di tesi è stato incentrato sullo studio della simbiosi micorrizica, usando come sistema sperimentale embrioni somatici di Daucus carota e spore di Glomus intraradices. Questa simbiosi mutualistica, ampiamente diffusa in natura, ha lo scopo di stabilire uno scambio di nutrienti tra i due simbionti. È stato messo a punto un sistema in vitro per studiare le tappe caratteristiche della fase simbiotica: i due organismi vengono messi a contatto in piastre contenenti terreno solido, e il procedere dell’interazione (riconoscimento, formazione di appressori e arbuscoli) è monitorato periodicamente mediante una colorazione specifica per il micelio fungino e con la successiva osservazione al microscopio ottico. Nella fase precedente (presimbiotica), le spore germinano e le ife si accrescono cercando il contatto con una radice ospite di cui percepiscono la presenza grazie a segnali, parzialmente identificati, rilasciati dalla pianta. Anche il fungo rilascia molecole segnale, di natura ancora ignota, che inducono nelle cellule vegetali una trasduzione del segnale mediata dal Ca2+. Un ulteriore obiettivo di questo lavoro è stato proprio la messa a punto di un sistema di contatto in terreno liquido in modo da poter raccogliere il mezzo di co-coltura contenente i segnali scambiati tra i due organismi negli stadi precoci dell’interazione.
Un sistema in vitro per lo studio dell'interazione Glomus intraradices-embrione somatico di Daucus carota
Usai, Carla
2008/2009
Abstract
Questo lavoro di tesi è stato incentrato sullo studio della simbiosi micorrizica, usando come sistema sperimentale embrioni somatici di Daucus carota e spore di Glomus intraradices. Questa simbiosi mutualistica, ampiamente diffusa in natura, ha lo scopo di stabilire uno scambio di nutrienti tra i due simbionti. È stato messo a punto un sistema in vitro per studiare le tappe caratteristiche della fase simbiotica: i due organismi vengono messi a contatto in piastre contenenti terreno solido, e il procedere dell’interazione (riconoscimento, formazione di appressori e arbuscoli) è monitorato periodicamente mediante una colorazione specifica per il micelio fungino e con la successiva osservazione al microscopio ottico. Nella fase precedente (presimbiotica), le spore germinano e le ife si accrescono cercando il contatto con una radice ospite di cui percepiscono la presenza grazie a segnali, parzialmente identificati, rilasciati dalla pianta. Anche il fungo rilascia molecole segnale, di natura ancora ignota, che inducono nelle cellule vegetali una trasduzione del segnale mediata dal Ca2+. Un ulteriore obiettivo di questo lavoro è stato proprio la messa a punto di un sistema di contatto in terreno liquido in modo da poter raccogliere il mezzo di co-coltura contenente i segnali scambiati tra i due organismi negli stadi precoci dell’interazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/13663