Con il presente lavoro si è voluto verificare la “capacità di carico ambientale” delle attività produttive in zona impropria nel Comune di Bovolenta, ovvero il livello soglia oltre il quale si verifica il degrado delle risorse naturali presenti nel territorio, e proporre soluzioni progettuali in grado di trasportare il comparto produttivo fuori zona verso aree destinate al produttivo e provviste di servizi adeguati. Il tema è stato affrontato a partire da una specifica forma di visione d’insieme, individuando le parti di territorio caratterizzate dalla concentrazione di attività economiche commerciali e produttive fuori zona e valutando gli insediamenti produttivi in un’ottica integrata. Il lavoro ha avuto uno svolgimento consistente in una prima fase, in cui è stata operata una attenta valutazione sullo stato del territorio comunale al fine da poterne determinare al meglio le realtà presenti. Molto utile si è dimostrata la consultazione dei vari Piani urbanistici che, a diversa scala, normano e definiscono il comparto residenziale, produttivo e ambientale. Data l’incidenza delle attività produttive sul territorio, si è analizzata la litologia e la fragilità del territorio, la qualità dei corsi d’acqua, l’ubicazione delle aree esondabili. Inoltre, a conclusione della fase analitica, le attività produttive in zona impropria sono state identificate cartograficamente e descritte attraverso apposita cartografia. A seguito di ciò, è stata prodotta la seconda fase, più progettuale, definendo una metodologia attraverso la costruzione di alcuni indicatori appositamente costruiti per definire il livello il carico ambientale esercitato sul territorio, ottenendo dei valori di pressioni a cui fare corrispondere appropriate misure di intervento per mitigarne l’impatto. Le valutazioni ottenute risultano fondamentali per avviare il processo di riordino complessivo delle superfici produttive previsto dal Piano di Assetto Territoriale e, anche e soprattutto, in un ottica sovracomunale con l’attuazione del Piano di Assetto Territoriale Intercomunale del Conselvano, al quale Bovolenta aderisce. Individuati nella Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004, questi nuovi strumenti prevedono una serie di meccanismi premiali, con la finalità di incentivare interventi privati in ambiti particolarmente delicati come la riqualificazione urbana o di perseguire una “progettualità virtuosa” delle attività fuori zona, mirata alla qualità ambientale e/o al risparmio energetico.

PREDISPOSIZIONE DI UNA METODOLOGIA PEREQUATIVA PER LA RICOLLOCAZIONE DELLE AZIENDE SITUATE IN ZONA IMPROPRIA NEL COMUNE DI BOVOLENTA

Zago, Daniele
2010/2011

Abstract

Con il presente lavoro si è voluto verificare la “capacità di carico ambientale” delle attività produttive in zona impropria nel Comune di Bovolenta, ovvero il livello soglia oltre il quale si verifica il degrado delle risorse naturali presenti nel territorio, e proporre soluzioni progettuali in grado di trasportare il comparto produttivo fuori zona verso aree destinate al produttivo e provviste di servizi adeguati. Il tema è stato affrontato a partire da una specifica forma di visione d’insieme, individuando le parti di territorio caratterizzate dalla concentrazione di attività economiche commerciali e produttive fuori zona e valutando gli insediamenti produttivi in un’ottica integrata. Il lavoro ha avuto uno svolgimento consistente in una prima fase, in cui è stata operata una attenta valutazione sullo stato del territorio comunale al fine da poterne determinare al meglio le realtà presenti. Molto utile si è dimostrata la consultazione dei vari Piani urbanistici che, a diversa scala, normano e definiscono il comparto residenziale, produttivo e ambientale. Data l’incidenza delle attività produttive sul territorio, si è analizzata la litologia e la fragilità del territorio, la qualità dei corsi d’acqua, l’ubicazione delle aree esondabili. Inoltre, a conclusione della fase analitica, le attività produttive in zona impropria sono state identificate cartograficamente e descritte attraverso apposita cartografia. A seguito di ciò, è stata prodotta la seconda fase, più progettuale, definendo una metodologia attraverso la costruzione di alcuni indicatori appositamente costruiti per definire il livello il carico ambientale esercitato sul territorio, ottenendo dei valori di pressioni a cui fare corrispondere appropriate misure di intervento per mitigarne l’impatto. Le valutazioni ottenute risultano fondamentali per avviare il processo di riordino complessivo delle superfici produttive previsto dal Piano di Assetto Territoriale e, anche e soprattutto, in un ottica sovracomunale con l’attuazione del Piano di Assetto Territoriale Intercomunale del Conselvano, al quale Bovolenta aderisce. Individuati nella Legge Regionale n. 11 del 23 aprile 2004, questi nuovi strumenti prevedono una serie di meccanismi premiali, con la finalità di incentivare interventi privati in ambiti particolarmente delicati come la riqualificazione urbana o di perseguire una “progettualità virtuosa” delle attività fuori zona, mirata alla qualità ambientale e/o al risparmio energetico.
2010
81
PROVINCIA DI PADOVA, PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO
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