Abbassare i tempi di rivelazione degli attuali scintillatori in processi come la PET (tomografia a emissione di positroni) permetterebbe di migliorare la risoluzione dell’imaging medico raggiunta sinora. In questa tesi è presentato lo studio fatto nel progetto STEMS (STimulated EMission Sensor) dell’iniziativa ATTRACT, per la realizzazione di un prototipo di rivelatore in cui viene utilizzata una tecnica di scintillazione “attiva”, non più basata sull’emissione spontanea ma sull’emissione stimolata di fotoni. Il rivelatore è costituito da una cavità laser al cui interno è posto un materiale in grado di assorbire la radiazione incidente e produrre un cambiamento nella potenza del laser in uscita. In particolare, viene misurata la soglia energetica di rivelazione attraverso un test con raggi
Applicazione della tecnica laser di Q-switching alla rivelazione di radiazione ionizzante
Bogoni, Enrico
2020/2021
Abstract
Abbassare i tempi di rivelazione degli attuali scintillatori in processi come la PET (tomografia a emissione di positroni) permetterebbe di migliorare la risoluzione dell’imaging medico raggiunta sinora. In questa tesi è presentato lo studio fatto nel progetto STEMS (STimulated EMission Sensor) dell’iniziativa ATTRACT, per la realizzazione di un prototipo di rivelatore in cui viene utilizzata una tecnica di scintillazione “attiva”, non più basata sull’emissione spontanea ma sull’emissione stimolata di fotoni. Il rivelatore è costituito da una cavità laser al cui interno è posto un materiale in grado di assorbire la radiazione incidente e produrre un cambiamento nella potenza del laser in uscita. In particolare, viene misurata la soglia energetica di rivelazione attraverso un test con raggiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/22719