L'obiettivo di questa tesi è lo studio delle possibili configurazioni (sia geometriche che ottiche delle superfici) per la realizzazione di un nuovo monitor di posizione per gli elettroni di energia da 5MeV a 15MeV da utilizzare all'interno di un LINAC. Il nuovo monitor è basato sulla raccolta di luce tramite fotomoltiplicatori al silicio (SiPM) ed è necessario per ottimizzare i tempi di calibrazione della risposta del rivelatore Cherenkov ad acqua dell'esperimento Super-Kamiokande(SK). Il lavoro si suddivide essenzialmente in due parti: una prima in cui tramite tecniche Monte Carlo (MC) si simulano la propagazione della luce nello scintillatore e l'efficienza di rivelazione dei SiPM, per le diverse configurazioni prese in esame (fibre di diversa sezione e disco stile gamma camera) confrontando i risultati e ponendo l'accento sul problema dell'algoritmo di ricostruzione; una seconda in cui si implementa un prototipo del rivelatore andando ad affrontare le ulteriori problematiche relative all'elettronica d'acquisizione, con lo scopo principale di validare le simulazioni. Il lavoro sperimentale relativo alla seconda parte si è svolto presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) dell'INFN.
Studio di un monitor di posizione per fascio di elettroni in LINAC da 15MeV
Mattiazzi, Marco
2017/2018
Abstract
L'obiettivo di questa tesi è lo studio delle possibili configurazioni (sia geometriche che ottiche delle superfici) per la realizzazione di un nuovo monitor di posizione per gli elettroni di energia da 5MeV a 15MeV da utilizzare all'interno di un LINAC. Il nuovo monitor è basato sulla raccolta di luce tramite fotomoltiplicatori al silicio (SiPM) ed è necessario per ottimizzare i tempi di calibrazione della risposta del rivelatore Cherenkov ad acqua dell'esperimento Super-Kamiokande(SK). Il lavoro si suddivide essenzialmente in due parti: una prima in cui tramite tecniche Monte Carlo (MC) si simulano la propagazione della luce nello scintillatore e l'efficienza di rivelazione dei SiPM, per le diverse configurazioni prese in esame (fibre di diversa sezione e disco stile gamma camera) confrontando i risultati e ponendo l'accento sul problema dell'algoritmo di ricostruzione; una seconda in cui si implementa un prototipo del rivelatore andando ad affrontare le ulteriori problematiche relative all'elettronica d'acquisizione, con lo scopo principale di validare le simulazioni. Il lavoro sperimentale relativo alla seconda parte si è svolto presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) dell'INFN.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/23822