L’argomento trattato nell’elaborato riguarda la rifunzionalizzazione degli spazi in strutture esistenti mediante l’inserimento di orizzontamenti sospesi. Dopo un primo esame a livello generale del problema si porrà maggiore attenzione alla possibile applicazione presso il Palazzo Donghi dell’Università di Padova. In particolare, è stata studiata la possibilità di offrire un nuovo impiego ad un’aula didattica così da portarla ad ospitare uffici disposti su due piani. Data l’altezza dell’aula di circa 7 metri e considerando l’età centenaria dell’edificio, l’inserimento di un solaio incastrato, oltre ad essere un intervento invasivo, produrrebbe delle azioni fuori piano sulle pareti perimetrali dell’aula. Il solaio da realizzarsi ha una struttura metallica, scelta per la sua leggerezza e per la facile realizzazione e sarà sorretto da una struttura reticolare. Uno studio iniziale a livello generico ha previsto l’inserimento del solaio in acciaio all’interno di una stanza avente le dimensioni simili a quelle dell’aula in esame. Il solaio presenta una struttura rigida nel suo piano e libera di muoversi nelle due direzioni orizzontali. Il comportamento analizzato ricorda ciò che avviene per le strutture di elevata altezza e per i ponti quando per contenere gli spostamenti orizzontali si realizzano sistemi TMD (Tuned Mass Dumper). Tale sistema verrà presentato nel capitolo 2 e studiato nel capitolo 4 considerando la possibilità di smorzare gli spostamenti eccessivi del solaio con dei dissipatori viscosi opportunamente dimensionati. L’applicazione dello studio all’aula L del Dipartimento di Ingegneria sarà infine presentato al capitolo 5.
Rifunzionalizzazione degli spazi in strutture esistenti mediante l'inserimento di orizzontamenti sospesi: possibile applicazione al palazzo Donghi dell'Università di Padova
Calcaterra, Simone
2018/2019
Abstract
L’argomento trattato nell’elaborato riguarda la rifunzionalizzazione degli spazi in strutture esistenti mediante l’inserimento di orizzontamenti sospesi. Dopo un primo esame a livello generale del problema si porrà maggiore attenzione alla possibile applicazione presso il Palazzo Donghi dell’Università di Padova. In particolare, è stata studiata la possibilità di offrire un nuovo impiego ad un’aula didattica così da portarla ad ospitare uffici disposti su due piani. Data l’altezza dell’aula di circa 7 metri e considerando l’età centenaria dell’edificio, l’inserimento di un solaio incastrato, oltre ad essere un intervento invasivo, produrrebbe delle azioni fuori piano sulle pareti perimetrali dell’aula. Il solaio da realizzarsi ha una struttura metallica, scelta per la sua leggerezza e per la facile realizzazione e sarà sorretto da una struttura reticolare. Uno studio iniziale a livello generico ha previsto l’inserimento del solaio in acciaio all’interno di una stanza avente le dimensioni simili a quelle dell’aula in esame. Il solaio presenta una struttura rigida nel suo piano e libera di muoversi nelle due direzioni orizzontali. Il comportamento analizzato ricorda ciò che avviene per le strutture di elevata altezza e per i ponti quando per contenere gli spostamenti orizzontali si realizzano sistemi TMD (Tuned Mass Dumper). Tale sistema verrà presentato nel capitolo 2 e studiato nel capitolo 4 considerando la possibilità di smorzare gli spostamenti eccessivi del solaio con dei dissipatori viscosi opportunamente dimensionati. L’applicazione dello studio all’aula L del Dipartimento di Ingegneria sarà infine presentato al capitolo 5.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/24508