L’idea di affrontare la mia tesi è nata sia dalla volontà personale di superare i limiti di una frase che ho sentito spesso dire dai terapisti ai pazienti in difficoltà con i loro gesti quotidiani: “vedrà prima o poi le verrà automatico”; sia dalla volontà di comprendere come interagire in modo efficace con i pazienti che soffrono di disfunzioni del Pavimento Pelvico, essendo questa un’area molto complessa e poco presente alla coscienza. Nel contesto del presente lavoro queste esigenze si realizzano proponendo a due pazienti con problematiche del Pavimento Pelvico un’esperienza di esercizio terapeutico mirata al risveglio della tonalità sensibile dell’area interessata, alla sua integrazione cosciente con le sue numerose relazioni sia intracorporee sia ambientali. Un primo obiettivo di questa ricerca è stato quello di indagare come la paziente vive la propria condizione di sofferenza legata alla disfunzione del Pavimento Pelvico. Solo sulla base di tale conoscenza preliminare è possibile realizzare un percorso di progressivo risveglio e integrazione del Pavimento Pelvico nella globalità del corpo e nella complessità delle situazioni di vita. Grazie a un metodo di pedagogia terapeutica aperta, ogni nuova acquisizione di questo percorso parte da una scoperta di un modo nuovo con cui il Pavimento Pelvico si manifesta alla coscienza corporea. Grazie all’utilizzo del diario terapeutico e di ricerca, dell’intervista discorsiva, dell’analisi qualitativa dei testi e dello studio della fenomenologia, sono venuti alla luce numerosi temi esperienziali, che mi hanno permesso di rispondere alle domande iniziali e di raggiungere gli obiettivi terapeutici e conoscitivi posti all’inizio del percorso di ricerca.
Dall' ombra alla luce. Percorsi di risveglio somestesico del pavimento pelvico.
Codo, Gloria
2016/2017
Abstract
L’idea di affrontare la mia tesi è nata sia dalla volontà personale di superare i limiti di una frase che ho sentito spesso dire dai terapisti ai pazienti in difficoltà con i loro gesti quotidiani: “vedrà prima o poi le verrà automatico”; sia dalla volontà di comprendere come interagire in modo efficace con i pazienti che soffrono di disfunzioni del Pavimento Pelvico, essendo questa un’area molto complessa e poco presente alla coscienza. Nel contesto del presente lavoro queste esigenze si realizzano proponendo a due pazienti con problematiche del Pavimento Pelvico un’esperienza di esercizio terapeutico mirata al risveglio della tonalità sensibile dell’area interessata, alla sua integrazione cosciente con le sue numerose relazioni sia intracorporee sia ambientali. Un primo obiettivo di questa ricerca è stato quello di indagare come la paziente vive la propria condizione di sofferenza legata alla disfunzione del Pavimento Pelvico. Solo sulla base di tale conoscenza preliminare è possibile realizzare un percorso di progressivo risveglio e integrazione del Pavimento Pelvico nella globalità del corpo e nella complessità delle situazioni di vita. Grazie a un metodo di pedagogia terapeutica aperta, ogni nuova acquisizione di questo percorso parte da una scoperta di un modo nuovo con cui il Pavimento Pelvico si manifesta alla coscienza corporea. Grazie all’utilizzo del diario terapeutico e di ricerca, dell’intervista discorsiva, dell’analisi qualitativa dei testi e dello studio della fenomenologia, sono venuti alla luce numerosi temi esperienziali, che mi hanno permesso di rispondere alle domande iniziali e di raggiungere gli obiettivi terapeutici e conoscitivi posti all’inizio del percorso di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26907