INTRODUZIONE: Il dolore di origine lombare, all’anca e a livello dell’articolazione sacroiliaca (ASI) tende a riferire nelle medesime zone del corpo. Secondo la letteratura l’ASI è fonte di dolore lombare fra il 10 e il 30% dei casi di lombalgia non specifica. OBIETTIVI: La revisione ha come scopo selezionare gli studi che trattano i test di provocazione del dolore sacroiliaco utilizzati più frequentemente(1), classificare i suddetti test secondo i caratteri di specificità, sensibilità, affidabilità ed eventuali criticità(2), e con questi proporre un cluster basato sulle evidenze(3). MATERIALI E METODI: La revisione è stata costruita secondo le indicazioni del PRISMA Statement. Gli articoli selezionati sono: studi di accuratezza diagnostica, caso controllo, epidemiologici, prospettici e revisioni sistematiche, che analizzano l’affidabilità dei test di provocazione come strumento per l’isolamento del dolore sacroiliaco. Gli studi sono stati reperiti consultando il portale AIRE, che comprende le seguenti banche dati: PubMed, Cinhal, Biological Abstracts, Science Direct, Scopus, SPORTDiscus with Full Text e Web of Science. Agli studi è stata applicata la QUADAS scale per la valutazione della qualità metodologica. Per quanto riguarda le revisioni sono state incluse solo quelle che adottano una scala o dei criteri precisi per valutare gli studi in esse ammessi. Agli studi di revisione è stata applicata la AMSTAR checklist come ulteriore valutazione metodologica. Al termine della valutazione degli studi 19 articoli (11 studi e 8 revisioni) sono stati inclusi. RISULTATI: Il test più affidabile (0.64) e sensibile (88%) è il Test di spinta della coscia, il test più specifico (81%) e con un LR+ migliore (3.2) è il Test di distrazione, il Test di Gaenslen ha il migliore LR- (0.65/66). Il cluster con la migliore evidenza ha le seguenti caratteristiche: 3 test positivi su 5 (sensibilità 91%, specificità 88%). CONCLUSIONI: I cluster hanno dimostrato avere sufficienti evidenze per essere considerati uno strumento valido da utilizzare nella pratica clinica, per differenziare l’ASI nella valutazione del paziente con lombalgia. Le evidenze scientifiche attualmente indicano un preciso ordine di esecuzione: Test di spinta della coscia, Test di distrazione, Test di compressione, Test di Gaenslen e Thrust Sacrale.

Test di provocazione sacroiliaci: revisione sistematica della letteratura e proposta di un cluster di test con la migliore evidenza scientifica

Miu, Catalina
2016/2017

Abstract

INTRODUZIONE: Il dolore di origine lombare, all’anca e a livello dell’articolazione sacroiliaca (ASI) tende a riferire nelle medesime zone del corpo. Secondo la letteratura l’ASI è fonte di dolore lombare fra il 10 e il 30% dei casi di lombalgia non specifica. OBIETTIVI: La revisione ha come scopo selezionare gli studi che trattano i test di provocazione del dolore sacroiliaco utilizzati più frequentemente(1), classificare i suddetti test secondo i caratteri di specificità, sensibilità, affidabilità ed eventuali criticità(2), e con questi proporre un cluster basato sulle evidenze(3). MATERIALI E METODI: La revisione è stata costruita secondo le indicazioni del PRISMA Statement. Gli articoli selezionati sono: studi di accuratezza diagnostica, caso controllo, epidemiologici, prospettici e revisioni sistematiche, che analizzano l’affidabilità dei test di provocazione come strumento per l’isolamento del dolore sacroiliaco. Gli studi sono stati reperiti consultando il portale AIRE, che comprende le seguenti banche dati: PubMed, Cinhal, Biological Abstracts, Science Direct, Scopus, SPORTDiscus with Full Text e Web of Science. Agli studi è stata applicata la QUADAS scale per la valutazione della qualità metodologica. Per quanto riguarda le revisioni sono state incluse solo quelle che adottano una scala o dei criteri precisi per valutare gli studi in esse ammessi. Agli studi di revisione è stata applicata la AMSTAR checklist come ulteriore valutazione metodologica. Al termine della valutazione degli studi 19 articoli (11 studi e 8 revisioni) sono stati inclusi. RISULTATI: Il test più affidabile (0.64) e sensibile (88%) è il Test di spinta della coscia, il test più specifico (81%) e con un LR+ migliore (3.2) è il Test di distrazione, il Test di Gaenslen ha il migliore LR- (0.65/66). Il cluster con la migliore evidenza ha le seguenti caratteristiche: 3 test positivi su 5 (sensibilità 91%, specificità 88%). CONCLUSIONI: I cluster hanno dimostrato avere sufficienti evidenze per essere considerati uno strumento valido da utilizzare nella pratica clinica, per differenziare l’ASI nella valutazione del paziente con lombalgia. Le evidenze scientifiche attualmente indicano un preciso ordine di esecuzione: Test di spinta della coscia, Test di distrazione, Test di compressione, Test di Gaenslen e Thrust Sacrale.
2016-11-16
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26911