L'obiettivo di questo studio è caratterizzare la strumentazione dosimetrica idonea alla fase di commissioning di un moderno linac per radioterapia a fasci esterni. A questo scopo sono stati effettuati numerosi test per confrontare i fantocci e i rivelatori a nostra disposizione presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Fisica Sanitaria e l’Unità Operativa Complessa Radioterapia dell’Azienda ULSS 5 “Polesana". Ne è risultato che nel commissioning di un moderno linac per radioterapia, in grado di erogare campi di piccola dimensione e ad intensità modulata anche ad alto dose-rate, è necessaria una camera a ionizzazione di tipo Farmer per la calibrazione delle varie energie per il campo standard 10x10 cm, mentre per l'acquisizione delle curva di dosimetria relativa risultano idonei piccoli detettori: si è osservato che ne può bastare solo uno a base di diamante per tutti i campi di fotoni al variare di energia, dimensione, intensità del fascio. Si è inoltre discusso il confronto tra fantocci adatti ad alloggiare al loro interno in acqua i rivelatori esaminati, PTW MP3-M e Standard Imaging DoseView 3D.
Caratterizzazione della strumentazione dosimetrica impiegata nel commissioning di un moderno linac per radioterapia
AGUIARO, ALBERTO
2020/2021
Abstract
L'obiettivo di questo studio è caratterizzare la strumentazione dosimetrica idonea alla fase di commissioning di un moderno linac per radioterapia a fasci esterni. A questo scopo sono stati effettuati numerosi test per confrontare i fantocci e i rivelatori a nostra disposizione presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Fisica Sanitaria e l’Unità Operativa Complessa Radioterapia dell’Azienda ULSS 5 “Polesana". Ne è risultato che nel commissioning di un moderno linac per radioterapia, in grado di erogare campi di piccola dimensione e ad intensità modulata anche ad alto dose-rate, è necessaria una camera a ionizzazione di tipo Farmer per la calibrazione delle varie energie per il campo standard 10x10 cm, mentre per l'acquisizione delle curva di dosimetria relativa risultano idonei piccoli detettori: si è osservato che ne può bastare solo uno a base di diamante per tutti i campi di fotoni al variare di energia, dimensione, intensità del fascio. Si è inoltre discusso il confronto tra fantocci adatti ad alloggiare al loro interno in acqua i rivelatori esaminati, PTW MP3-M e Standard Imaging DoseView 3D.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Aguiaro_Alberto.pdf
accesso aperto
Dimensione
3.44 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.44 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/29100