Background. Il presente progetto di tesi ha lo scopo di indagare lo sviluppo comunicativo-linguistico e le competenze di bambini con Bisogni Comunicativi Complessi, candidabili o esposti alla Comunicazione Aumentativa Alternativa. Obiettivo. In quest'ottica è stato realizzato uno strumento di valutazione indiretto di tipo qualitativo, ovvero un questionario da somministrare ai caregivers, per poter identificare, così, specifici obiettivi e strategie di intervento. Materiali e Metodi. Il questionario prevede 44 domande, aperte e a scelta multipla, suddivise in 5 differenti sezioni. Dopo la realizzazione del questionario, è stato selezionato un campione di 21 bambini (età compresa tra 2 e 13,1 anni), tra quelli afferenti al Servizio di Neuroriabilitazione di Età Evolutiva (U.O.C. Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori, Distretto Padova Bacchiglione, AULSS 6 Euganea). È stato utile suddividere i bambini in tre gruppi, sulla base dei seguenti fattori: la gravità del disturbo comunicativo-linguistico, gli obiettivi di trattamento e l’esposizione alla CAA. Il questionario è stato somministrato, in forma di intervista diretta, a figure significative per i bambini, in due occasioni a distanza di tre mesi. Risultati. Il gruppo 2, esaminato nel presente progetto di tesi, comprende bambini caratterizzati da età, diagnosi e competenze comunicativo-linguistiche molto eterogenee. Le risposte al questionario hanno evidenziato, abilità e necessità molto diverse fra loro; tuttavia è stato possibile osservare alcune caratteristiche comuni. Discussione. Le caratteristiche comuni riscontrate hanno permesso di definire il valore di determinate strategie individuate per il piano d’intervento: l’introduzione di facilitazioni ambientali; il counseling al partner comunicativo; la CAA come supporto alla comunicazione in entrata. L’analisi delle informazioni rilevate con la seconda somministrazione, ha evidenziato dei cambiamenti rispetto alla prima valutazione: in alcuni casi si attesta un’evoluzione positiva nell’uso dei supporti presenti per la comunicazione, in altri una apparente regressione e in altri ancora non è stata rilevata alcuna modificazione significativa. Conclusioni. Il questionario ha permesso di definire le caratteristiche dell’ambiente in cui i bambini sono inseriti e rilevare l’evoluzione dei bisogni comunicativi e delle capacità dei bambini. Le somministrazioni del questionario sono state anche occasione di confronto con i caregivers ed il loro coinvolgimento nel percorso riabilitativo si conferma fondamentale in ottica riabilitativa.
Somministrazione di un questionario di valutazione delle competenze comunicative in bambini esposti alla Comunicazione Aumentativa Alternativa. Identificazione di obiettivi e strategie d’intervento
ADAMO, CHIARA
2020/2021
Abstract
Background. Il presente progetto di tesi ha lo scopo di indagare lo sviluppo comunicativo-linguistico e le competenze di bambini con Bisogni Comunicativi Complessi, candidabili o esposti alla Comunicazione Aumentativa Alternativa. Obiettivo. In quest'ottica è stato realizzato uno strumento di valutazione indiretto di tipo qualitativo, ovvero un questionario da somministrare ai caregivers, per poter identificare, così, specifici obiettivi e strategie di intervento. Materiali e Metodi. Il questionario prevede 44 domande, aperte e a scelta multipla, suddivise in 5 differenti sezioni. Dopo la realizzazione del questionario, è stato selezionato un campione di 21 bambini (età compresa tra 2 e 13,1 anni), tra quelli afferenti al Servizio di Neuroriabilitazione di Età Evolutiva (U.O.C. Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori, Distretto Padova Bacchiglione, AULSS 6 Euganea). È stato utile suddividere i bambini in tre gruppi, sulla base dei seguenti fattori: la gravità del disturbo comunicativo-linguistico, gli obiettivi di trattamento e l’esposizione alla CAA. Il questionario è stato somministrato, in forma di intervista diretta, a figure significative per i bambini, in due occasioni a distanza di tre mesi. Risultati. Il gruppo 2, esaminato nel presente progetto di tesi, comprende bambini caratterizzati da età, diagnosi e competenze comunicativo-linguistiche molto eterogenee. Le risposte al questionario hanno evidenziato, abilità e necessità molto diverse fra loro; tuttavia è stato possibile osservare alcune caratteristiche comuni. Discussione. Le caratteristiche comuni riscontrate hanno permesso di definire il valore di determinate strategie individuate per il piano d’intervento: l’introduzione di facilitazioni ambientali; il counseling al partner comunicativo; la CAA come supporto alla comunicazione in entrata. L’analisi delle informazioni rilevate con la seconda somministrazione, ha evidenziato dei cambiamenti rispetto alla prima valutazione: in alcuni casi si attesta un’evoluzione positiva nell’uso dei supporti presenti per la comunicazione, in altri una apparente regressione e in altri ancora non è stata rilevata alcuna modificazione significativa. Conclusioni. Il questionario ha permesso di definire le caratteristiche dell’ambiente in cui i bambini sono inseriti e rilevare l’evoluzione dei bisogni comunicativi e delle capacità dei bambini. Le somministrazioni del questionario sono state anche occasione di confronto con i caregivers ed il loro coinvolgimento nel percorso riabilitativo si conferma fondamentale in ottica riabilitativa.File | Dimensione | Formato | |
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