Lo scopo di tale tesi è quello di far emergere l’importanza del ruolo che la famiglia possiede nella presa in carico del proprio figlio. “La famiglia come punto di forza nel percorso terapeutico del bambino con disturbo dello spettro autistico” non è un titolo così scontato, in quanto fa ben capire come la famiglia sia parte integrante e fondamentale, nel creare un percorso terapeutico positivo. Questo elaborato nasce da una valida osservazione, alla quale fa seguito un lavoro centrato sul benessere dei bambini e della famiglia, ai quali è stato rivolto un intervento terapeutico. I bambini con un disturbo dello spettro autistico presi in considerazione sono stati seguiti presso il Reparto di Neuropsichiatria infantile, Psicomotricità dell’Età Evolutiva, situato a Mirano (VE), facente parte dell’ULSS 3 Serenissima. In particolare faremo riferimento a due bambini, Lorenzo e Giulia, con i quali si è potuto mettere in pratica tali idee. Verrà mostrato come il supporto familiare abbia aiutato tali bambini nel raggiungimento di obiettivi prefissati, puntando sull’utilità del lavoro a casa, in ogni aspetto della quotidianità. È importante sottolineare che un buon legame tra terapista e genitore è essenziale per raggiungere il massimo benessere del piccolo, mirando a far emergere le potenzialità in esso nascoste. In questo modo i risultati saranno visibili durante tutto il percorso e saranno in grado di creare stabilità e serenità all’interno del nucleo familiare.
La famiglia come punto di forza nel percorso terapeutico del bambino con disturbo dello spettro autistico
CAVALLIN, ANDREA
2020/2021
Abstract
Lo scopo di tale tesi è quello di far emergere l’importanza del ruolo che la famiglia possiede nella presa in carico del proprio figlio. “La famiglia come punto di forza nel percorso terapeutico del bambino con disturbo dello spettro autistico” non è un titolo così scontato, in quanto fa ben capire come la famiglia sia parte integrante e fondamentale, nel creare un percorso terapeutico positivo. Questo elaborato nasce da una valida osservazione, alla quale fa seguito un lavoro centrato sul benessere dei bambini e della famiglia, ai quali è stato rivolto un intervento terapeutico. I bambini con un disturbo dello spettro autistico presi in considerazione sono stati seguiti presso il Reparto di Neuropsichiatria infantile, Psicomotricità dell’Età Evolutiva, situato a Mirano (VE), facente parte dell’ULSS 3 Serenissima. In particolare faremo riferimento a due bambini, Lorenzo e Giulia, con i quali si è potuto mettere in pratica tali idee. Verrà mostrato come il supporto familiare abbia aiutato tali bambini nel raggiungimento di obiettivi prefissati, puntando sull’utilità del lavoro a casa, in ogni aspetto della quotidianità. È importante sottolineare che un buon legame tra terapista e genitore è essenziale per raggiungere il massimo benessere del piccolo, mirando a far emergere le potenzialità in esso nascoste. In questo modo i risultati saranno visibili durante tutto il percorso e saranno in grado di creare stabilità e serenità all’interno del nucleo familiare.The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/29387