Il recupero delle strutture storiche, inteso come la riabilitazione funzionale e statica dell’edificio nel suo complesso, assume oggi un ruolo fondamentale ai fini della conservazione. Il problema è di particolare rilievo nell’ambito delle strutture lignee appartenenti al costruito storico, particolarmente vulnerabili al degrado biologico, oltre che a quello fisico e meccanico. Alle problematiche naturali si aggiungono quelle legate al vero e proprio abbandono e, non da ultimo, la scarsa conoscenza del materiale ligneo, unita all’eccessiva superficialità dei tecnici che nella maggior parte dei casi pongono in essere interventi più invasivi che di recupero o risanamento. Anche l’aspetto normativo appare poco approfondito in tema di strutture lignee antiche, necessitando di ulteriori sforzi per darne un quadro più completo. Il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, è parte del ricco patrimonio architettonico e culturale italiano ed è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali del Veneto Orientale, e rappresenta un importante caso-studio in questo ambito vista la presenza di un imponente sistema di copertura a capriate lignee utilizzate anche per il sostegno di controsoffitti di pregio, caratterizzati da stucchi e pitture. In particolare la tesi si concentra sulle capriate lignee della copertura del corpo centrale della villa con la finalità di contribuire all’integrazione delle conoscenze per la conservazione dell’opera stessa, oltre che preservare l’elemento di maggior pregio, ossia l’affresco del salone delle feste, ad opera di Giambattista Tiepolo. L’obiettivo della tesi è applicare il percorso di conoscenza delle strutture storiche nel caso delle parti in legno degli edifici e valutare la consistenza e le prestazioni strutturali residue del sistema di copertura. Lo specifico percorso di conoscenza per gli elementi strutturali in legno è stato applicato sul caso-studio della copertura del corpo centrale di Villa Pisani a Stra, realizzato con capriate lignee palladiane composte. L’approfondimento della trattatistica e della letteratura ha evidenziato come la capriata costituisca un elemento complesso, di grande interesse e con larga diffusione spaziale e temporale, sottoposto ad un progressivo affinamento della concezione strutturale. Tramite il rilievo in sito si è esaminato lo stato degli elementi strutturali dal punto di vista statico, valutandone lo stato di deformazione in termini di eventuali scorrimenti laterali, abbassamenti, svergolamenti ed inflessioni. Il rilievo ha interessato anche le parti di carpenteria, per quali si è operata una sistematica rilevazione fotografica al fine di valutarne lo stato meccanico ed ottenere i dati necessari per la classificazione strutturale degli elementi in opera. La classificazione visiva ha permesso di stimare le caratteristiche del materiale secondo le indicazioni della norma UNI 11119:2004, mentre il ricorso a prove debolmente distruttive eseguite con trapano resistografico ha consentito di confermare o ridefinire la classificazione condotta a vista, confermando la necessità di affiancare le indagini strumentali a quelle visive. Il risultato delle indagini ha orientato l’analisi numerica sulle capriate maggiormente ammalorate. L’aver considerato una riduzione del modulo di elasticità del materiale in funzione dei difetti e dell’entità del degrado per le zone ammalorate ha consentito la valutazione del danno in funzione degli abbassamenti dei principali nodi delle capriate, confrontati con i medesimi delle capriate in condizioni sane, permettendo di redigere l’analisi preliminare relativa allo stato di conservazione delle capriate lignee della copertura del corpo centrale, indicando i possibili interventi da effettuarsi.
INDAGINI STRUTTURALI PER LA CONSERVAZIONE DELLE CAPRIATE LIGNEE PALLADIANE DEL CORPO CENTRALE DI VILLA PISANI A STRA
ALTOVITI, NICOLA
2021/2022
Abstract
Il recupero delle strutture storiche, inteso come la riabilitazione funzionale e statica dell’edificio nel suo complesso, assume oggi un ruolo fondamentale ai fini della conservazione. Il problema è di particolare rilievo nell’ambito delle strutture lignee appartenenti al costruito storico, particolarmente vulnerabili al degrado biologico, oltre che a quello fisico e meccanico. Alle problematiche naturali si aggiungono quelle legate al vero e proprio abbandono e, non da ultimo, la scarsa conoscenza del materiale ligneo, unita all’eccessiva superficialità dei tecnici che nella maggior parte dei casi pongono in essere interventi più invasivi che di recupero o risanamento. Anche l’aspetto normativo appare poco approfondito in tema di strutture lignee antiche, necessitando di ulteriori sforzi per darne un quadro più completo. Il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, è parte del ricco patrimonio architettonico e culturale italiano ed è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali del Veneto Orientale, e rappresenta un importante caso-studio in questo ambito vista la presenza di un imponente sistema di copertura a capriate lignee utilizzate anche per il sostegno di controsoffitti di pregio, caratterizzati da stucchi e pitture. In particolare la tesi si concentra sulle capriate lignee della copertura del corpo centrale della villa con la finalità di contribuire all’integrazione delle conoscenze per la conservazione dell’opera stessa, oltre che preservare l’elemento di maggior pregio, ossia l’affresco del salone delle feste, ad opera di Giambattista Tiepolo. L’obiettivo della tesi è applicare il percorso di conoscenza delle strutture storiche nel caso delle parti in legno degli edifici e valutare la consistenza e le prestazioni strutturali residue del sistema di copertura. Lo specifico percorso di conoscenza per gli elementi strutturali in legno è stato applicato sul caso-studio della copertura del corpo centrale di Villa Pisani a Stra, realizzato con capriate lignee palladiane composte. L’approfondimento della trattatistica e della letteratura ha evidenziato come la capriata costituisca un elemento complesso, di grande interesse e con larga diffusione spaziale e temporale, sottoposto ad un progressivo affinamento della concezione strutturale. Tramite il rilievo in sito si è esaminato lo stato degli elementi strutturali dal punto di vista statico, valutandone lo stato di deformazione in termini di eventuali scorrimenti laterali, abbassamenti, svergolamenti ed inflessioni. Il rilievo ha interessato anche le parti di carpenteria, per quali si è operata una sistematica rilevazione fotografica al fine di valutarne lo stato meccanico ed ottenere i dati necessari per la classificazione strutturale degli elementi in opera. La classificazione visiva ha permesso di stimare le caratteristiche del materiale secondo le indicazioni della norma UNI 11119:2004, mentre il ricorso a prove debolmente distruttive eseguite con trapano resistografico ha consentito di confermare o ridefinire la classificazione condotta a vista, confermando la necessità di affiancare le indagini strumentali a quelle visive. Il risultato delle indagini ha orientato l’analisi numerica sulle capriate maggiormente ammalorate. L’aver considerato una riduzione del modulo di elasticità del materiale in funzione dei difetti e dell’entità del degrado per le zone ammalorate ha consentito la valutazione del danno in funzione degli abbassamenti dei principali nodi delle capriate, confrontati con i medesimi delle capriate in condizioni sane, permettendo di redigere l’analisi preliminare relativa allo stato di conservazione delle capriate lignee della copertura del corpo centrale, indicando i possibili interventi da effettuarsi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29507