Il seguente studio è volto ad indagare l’elaborazione visiva di forma e movimento e la loro interazione. Nei seguenti capitoli vengono approfonditi i meccanismi alla base della visione ed i substrati neurali coinvolti. In particolare, sono esaminate e messe in discussione le vie che permettono la percezione del movimento e l’elaborazione del movimento direzionale e non direzionale. La ricerca è stata condotta tramite un paradigma di apprendimento percettivo visivo (visual perceptual learning - VPL) e due diversi tipi di stimoli visivi dinamici: Glass Patterns (GP) e Random Dot Kinematograms (RDK). L’ipotesi principale della ricerca si basa sul fatto che la generalizzazione dell’apprendimento allo stimolo non allenato indicherebbe un coinvolgimento delle medesime aree visive nell’elaborazione del movimento direzionale e non direzionale; al contrario, la specificità dell’apprendimento per lo stimolo utilizzato durante il training evidenzierebbe l’utilizzo di meccanismi neurali differenti per l’elaborazione dei GP e dei RDK. Dai risultati ottenuti, è possibile concludere che otto sessioni di training siano sufficienti ed efficaci al fine di ottenere un apprendimento percettivo visivo ma questo risultato è specifico per lo stimolo allenato. In ultima analisi, l’assenza di generalizzazione permette di definire che sono coinvolte basi neurali differenti nel VPL per il movimento direzionale e non direzionale evocato rispettivamente dai RDK e dai GP dinamici.
Interazione tra indici di forma e movimento studiati tramite apprendimento percettivo
FRONI, ANGELA
2021/2022
Abstract
Il seguente studio è volto ad indagare l’elaborazione visiva di forma e movimento e la loro interazione. Nei seguenti capitoli vengono approfonditi i meccanismi alla base della visione ed i substrati neurali coinvolti. In particolare, sono esaminate e messe in discussione le vie che permettono la percezione del movimento e l’elaborazione del movimento direzionale e non direzionale. La ricerca è stata condotta tramite un paradigma di apprendimento percettivo visivo (visual perceptual learning - VPL) e due diversi tipi di stimoli visivi dinamici: Glass Patterns (GP) e Random Dot Kinematograms (RDK). L’ipotesi principale della ricerca si basa sul fatto che la generalizzazione dell’apprendimento allo stimolo non allenato indicherebbe un coinvolgimento delle medesime aree visive nell’elaborazione del movimento direzionale e non direzionale; al contrario, la specificità dell’apprendimento per lo stimolo utilizzato durante il training evidenzierebbe l’utilizzo di meccanismi neurali differenti per l’elaborazione dei GP e dei RDK. Dai risultati ottenuti, è possibile concludere che otto sessioni di training siano sufficienti ed efficaci al fine di ottenere un apprendimento percettivo visivo ma questo risultato è specifico per lo stimolo allenato. In ultima analisi, l’assenza di generalizzazione permette di definire che sono coinvolte basi neurali differenti nel VPL per il movimento direzionale e non direzionale evocato rispettivamente dai RDK e dai GP dinamici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/30295