La capacità di discriminare tra diverse quantità è fondamentale nel regolare una vasta gamma di comportamenti che vengono messi in atto quotidianamente. Nella nostra specie è stata largamente individuata evidenziando anche componenti innate alla base del giudizio di numerosità. La cognizione numerica da circa un decennio è stata indagata anche in altre specie e recentemente i pesci si sono rivelati degli ottimi organismi modello anche nel campo delle scienze cognitive. In particolare in zebrafish, sono stati condotti diversi esperimenti sulle abilità numeriche ma allo stato attuale la maggior parte delle conoscenze deriva da studi condotti su individui adulti mentre poco si sa dell’ontogenesi della cognizione numerica in questa specie. Lo scopo di questo lavoro era quello di indagare la capacità di discriminare tra diverse piccole quantità in larve di zebrafish di 10 dpf (days post fertilization). La procedura prevedeva una prima fase di abituazione della durata di 4 giorni svolta in piccoli gruppi durante la quale i soggetti venivano esposti a 4 diversi confronti numerici: 1vs2, 2vs3, 3vs4 e 4vs5. Successivamente ciascun soggetto veniva osservato individualmente in due sessioni quotidiane da 90 minuti per 5 giorni consecutivi. La variabile dipendente era rappresentata dal tempo trascorso nel settore accanto allo stimolo rinforzato. I risultati indicano che le larve di zebrafish sono in grado di distinguere efficacemente tre confronti numerici (1vs2, 2vs3, 3vs4) mentre non apprendono a distinguere il confronto 4vs5. È interessante notare che già dal primo giorno di test i soggetti avevano appreso a distinguere tra le due numerosità nei contrasti 1vs2, 2vs3 e 3vs4. Questi primi dati sono in accordo con quanto già documentato negli individui adulti suggerendo che anche in zebrafish possa esserci una componente innata alla base della cognizione.

Sviluppo di una nuova procedura per lo studio della cognizione numerica in larve di zebrafish (Danio rerio)

PINNA, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

La capacità di discriminare tra diverse quantità è fondamentale nel regolare una vasta gamma di comportamenti che vengono messi in atto quotidianamente. Nella nostra specie è stata largamente individuata evidenziando anche componenti innate alla base del giudizio di numerosità. La cognizione numerica da circa un decennio è stata indagata anche in altre specie e recentemente i pesci si sono rivelati degli ottimi organismi modello anche nel campo delle scienze cognitive. In particolare in zebrafish, sono stati condotti diversi esperimenti sulle abilità numeriche ma allo stato attuale la maggior parte delle conoscenze deriva da studi condotti su individui adulti mentre poco si sa dell’ontogenesi della cognizione numerica in questa specie. Lo scopo di questo lavoro era quello di indagare la capacità di discriminare tra diverse piccole quantità in larve di zebrafish di 10 dpf (days post fertilization). La procedura prevedeva una prima fase di abituazione della durata di 4 giorni svolta in piccoli gruppi durante la quale i soggetti venivano esposti a 4 diversi confronti numerici: 1vs2, 2vs3, 3vs4 e 4vs5. Successivamente ciascun soggetto veniva osservato individualmente in due sessioni quotidiane da 90 minuti per 5 giorni consecutivi. La variabile dipendente era rappresentata dal tempo trascorso nel settore accanto allo stimolo rinforzato. I risultati indicano che le larve di zebrafish sono in grado di distinguere efficacemente tre confronti numerici (1vs2, 2vs3, 3vs4) mentre non apprendono a distinguere il confronto 4vs5. È interessante notare che già dal primo giorno di test i soggetti avevano appreso a distinguere tra le due numerosità nei contrasti 1vs2, 2vs3 e 3vs4. Questi primi dati sono in accordo con quanto già documentato negli individui adulti suggerendo che anche in zebrafish possa esserci una componente innata alla base della cognizione.
2021
Development of a new training procedure to study numerical cognition in zebrafish larvae (Danio rerio)
Numerical cognition
Zebrafish
Associative learning
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30394