L’urgenza positiva e negativa come fattori di rischio per le manifestazioni psicopatologiche in adolescenza: uno studio longitudinale su un gruppo non-clinico.

L’impulsività è stata definita come un costrutto multidimensionale, distinguibile secondo il modello UPPS-P (Whiteside & Lynam, 2001; Cyders et al., 2007) nelle sfaccettature di urgenza positiva (Positive Urgency, PU) e negativa (Negative Urgency, NU), mancanza di premeditazione (lack of Premeditation, LPM), mancanza di perseveranza (lack of Perseverance, LPS) e ricerca di sensazioni estreme (Sensation Seeking, SS). La rilevanza clinica del costrutto dell'urgenza è attestata dalle numerose associazioni note con la sintomatologia esternalizzante (e.g. disturbi della condotta, disturbo da uso di sostanze); alcuni studi recenti hanno dimostrato legami anche con la sintomatologia internalizzante di tipo depressivo, e la dimensione di urgenza è stata indagata come fattore di rischio transdiagnostico per la psicopatologia (Carver & Johnson, 2017). Il presente studio è volto alla comprensione della rilevanza di NU e PU nella vulnerabilità per il disagio psichico in adolescenza, che identifica un periodo di sviluppo critico, in cui si osserva l'esordio di molteplici manifestazioni sintomatologiche. Pertanto, è stata implementata una ricerca longitudinale della durata di sei mesi su un gruppo non-clinico di adolescenti (14-18 anni). I risultati della ricerca hanno permesso di concludere che NU e PU, così come l'intolleranza all'incertezza (Intolerance of Uncertainty, IU) sono fattori associati, ma non predittori specifici della sintomatologia registrata nel presente campione. L'IU è risultata l'unico fattore di rischio significativo per le problematiche interpersonali emerse durante l'arco di tempo indagato. Vengono infine discusse implicazioni e limitazioni dei risultati ottenuti.