Attraverso lo studio della psiche umana si possono comprendere molti comportamenti che gli individui mettono in atto non solo per garantire la loro sopravvivenza, ma anche per mantenere integrato, coerente e positivo il proprio senso di Sé. Molti meccanismi alla base di certi comportamenti, pertanto, sono stati studiati nel corso degli anni in associazione a diversi contesti; è solo però a partire dagli anni ’80, ma in maniera più accentuata poi solo dagli anni ’90, che il disimpegno morale ha iniziato ad essere studiato anche in relazione al fenomeno mafioso. Questo fenomeno, infatti, da anni viene maggiormente studiato ed approfondito dalle scienze giuridiche, economiche, sociologiche e antropologiche mentre le scienze psicologiche sono un punto di vista da cui poche volte viene tenuto in considerazione. La sfida, quindi, di molti studiosi di questa disciplina è stata proprio quella di cercare di approfondire ed indagare questo fenomeno, i valori e le dinamiche che ne garantiscono la sopravvivenza anche dal punto di vista psicologico con l’ambizione di potersi creare degli schemi e delle “mappe” che meglio ne possano spiegare la fenomenologia ed inoltre l’ambizione è quella anche di poter pensare a dei piani di intervento e di prevenzione rivolti a bambini e ad adolescenti. Gli studi, infatti, che vengono riportati nella seguente tesi, vedono come oggetto di indagine bambini ed adolescenti appartenenti a diversi territori della nostra penisola, in cui varia anche il tasso di densità mafiosa. Ciò che si vuole sottolineare quindi, è il fatto che le conseguenze di ciò che si può definire come “fenomeno mafioso” non riguardano solo coloro che ne sono affiliati o che crescono in famiglie mafiose, ma può riguardare tutti noi nella misura in cui condividiamo con esso un ambiente e da esso veniamo influenzati a nostra volta. La cultura mafiosa, infatti, è difficile da debellare in quanto è insita nel sistema in cui l’individuo è inserito e quindi influisce sia sui suoi stati affettivi che su quelli comportamentali, determinando le sue traiettorie di sviluppo. Per cercare però di limitare il più possibile quest’influenza, uno degli obiettivi delle scienze psicologiche è quello di attuare dei piani di intervento che siano rivolti a migliorare il senso di autoefficacia e di life-skills dei ragazzi, supportarli nel riconoscimento delle loro reazioni affettive e nel significato ad esse connesse, incrementare la cooperazione e i lavori di gruppo cercando anche un confronto e un supporto dell’altro che sia autentico, contrapponendo dunque ai valori mafiosi, i valori prosociali che possono aiutarli anche nella messa in atto di comportamenti che mirino non solo al raggiungimento del benessere personale, ma anche di quello della comunità. In sintesi, dunque, è importante lavorare con loro sia a livello affettivo che comportamentale per dargli la possibilità di sapere che è possibile pensare ad un futuro migliore dove la cultura mafiosa non è l’unica strada percorribile. Attraverso la conoscenza, quindi, è importante aumentare in loro un senso di responsabilità che li faccia sentire non semplici spettatori di un futuro già scritto, ma protagonisti della loro vita, in grado di modellarla e modificarla. È importante che si rendano conto che le scelte che fanno possono influenzare il loro contesto sia nel momento presente che in quello futuro e che capiscano quindi l’importanza di un’educazione alla scelta.

Disimpegno morale e fenomeno mafioso: implicazioni affettive e comportamentali in bambini ed adolescenti

PUCCI, MARGHERITA
2021/2022

Abstract

Attraverso lo studio della psiche umana si possono comprendere molti comportamenti che gli individui mettono in atto non solo per garantire la loro sopravvivenza, ma anche per mantenere integrato, coerente e positivo il proprio senso di Sé. Molti meccanismi alla base di certi comportamenti, pertanto, sono stati studiati nel corso degli anni in associazione a diversi contesti; è solo però a partire dagli anni ’80, ma in maniera più accentuata poi solo dagli anni ’90, che il disimpegno morale ha iniziato ad essere studiato anche in relazione al fenomeno mafioso. Questo fenomeno, infatti, da anni viene maggiormente studiato ed approfondito dalle scienze giuridiche, economiche, sociologiche e antropologiche mentre le scienze psicologiche sono un punto di vista da cui poche volte viene tenuto in considerazione. La sfida, quindi, di molti studiosi di questa disciplina è stata proprio quella di cercare di approfondire ed indagare questo fenomeno, i valori e le dinamiche che ne garantiscono la sopravvivenza anche dal punto di vista psicologico con l’ambizione di potersi creare degli schemi e delle “mappe” che meglio ne possano spiegare la fenomenologia ed inoltre l’ambizione è quella anche di poter pensare a dei piani di intervento e di prevenzione rivolti a bambini e ad adolescenti. Gli studi, infatti, che vengono riportati nella seguente tesi, vedono come oggetto di indagine bambini ed adolescenti appartenenti a diversi territori della nostra penisola, in cui varia anche il tasso di densità mafiosa. Ciò che si vuole sottolineare quindi, è il fatto che le conseguenze di ciò che si può definire come “fenomeno mafioso” non riguardano solo coloro che ne sono affiliati o che crescono in famiglie mafiose, ma può riguardare tutti noi nella misura in cui condividiamo con esso un ambiente e da esso veniamo influenzati a nostra volta. La cultura mafiosa, infatti, è difficile da debellare in quanto è insita nel sistema in cui l’individuo è inserito e quindi influisce sia sui suoi stati affettivi che su quelli comportamentali, determinando le sue traiettorie di sviluppo. Per cercare però di limitare il più possibile quest’influenza, uno degli obiettivi delle scienze psicologiche è quello di attuare dei piani di intervento che siano rivolti a migliorare il senso di autoefficacia e di life-skills dei ragazzi, supportarli nel riconoscimento delle loro reazioni affettive e nel significato ad esse connesse, incrementare la cooperazione e i lavori di gruppo cercando anche un confronto e un supporto dell’altro che sia autentico, contrapponendo dunque ai valori mafiosi, i valori prosociali che possono aiutarli anche nella messa in atto di comportamenti che mirino non solo al raggiungimento del benessere personale, ma anche di quello della comunità. In sintesi, dunque, è importante lavorare con loro sia a livello affettivo che comportamentale per dargli la possibilità di sapere che è possibile pensare ad un futuro migliore dove la cultura mafiosa non è l’unica strada percorribile. Attraverso la conoscenza, quindi, è importante aumentare in loro un senso di responsabilità che li faccia sentire non semplici spettatori di un futuro già scritto, ma protagonisti della loro vita, in grado di modellarla e modificarla. È importante che si rendano conto che le scelte che fanno possono influenzare il loro contesto sia nel momento presente che in quello futuro e che capiscano quindi l’importanza di un’educazione alla scelta.
2021
Moral disengagement and mafia phenomenon: affective and behavioural implications in children and teenagers
Disimpegno morale
Mafia
Adolescenti
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Pucci_Margherita.pdf

accesso riservato

Dimensione 533.72 kB
Formato Adobe PDF
533.72 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30494