Instagram: ideale di bellezza vs body positivity. Effetti sulla soddisfazione corporea e il ruolo predittivo dei Disturbi del Comportamento Alimentare nelle giovani donne.

Instagram è uno dei social media più utilizzati dalle giovani d’oggi, la cui caratteristica peculiare è l’immagine in quanto è una piattaforma che si concentra sulla creazione e condivisione di foto e video. I contenuti che possiamo trovare su Instagram da una parte sono rappresentati da immagini di ragazze che si conformano ai canoni dell’ideale di bellezza del nostro panorama socioculturale, dall’altra sono rappresentati da messaggi di body positivity, un movimento culturale di matrice femminista che promuove l’accettazione di tutti corpi e la destrutturazione dell’ideale di bellezza promosso dal nostro contesto socioculturale. L’ideale di bellezza del nostro panorama socioculturale è spesso irrealistico e irraggiungibile ma risulta essere così pervasivo e largamente presente sui social media, come Instagram, che viene interiorizzato e considerato uno standard da raggiungere dalle giovani donne. Di conseguenza, esse tenderanno a confrontare la propria immagine corporea con l’ideale di bellezza proposto: l’esito di tale confronto potrebbe impattare negativamente sulla soddisfazione corporea. Inoltre, per raggiungere tale standard di bellezza prefissato le giovani donne potrebbero mettere in atto delle modalità alimentari disfunzionali (ad esempio eccessivo esercizio fisico e dieta) che potrebbero poi confluire in una franca psicopatologia di Disturbo del Comportamento Alimentare. A partire da queste evidenze teoriche abbiamo condotto uno studio per verificare che effetto avessero i contenuti di ideale di bellezza e di body positivity, presenti su Instagram, sulla soddisfazione corporea, sull’intenzione verso la chirurgia estetica e sull’auto-oggettivazione delle giovani donne che ne fanno uso, considerando la propensione verso comportamenti e pensieri tipici dei DCA, l’identificazione femminista e l’uso e abituale e problematico dei sociale media, come moderatori dell’effetto della manipolazione delle variabili indipendenti sulle variabili dipendenti.