Il presente elaborato analizza il “romanzo” Un roman russe dello scrittore francese Emmanuel Carrère con lo scopo di dimostrare che si tratta di un’autofiction. Quest’ultimo termine, apparso per la prima volta nel 1977 sotto la penna dello scrittore Serge Doubrovsky, ha aperto un fervente dibattito presso la critica contemporanea, ancor oggi dedita a indagare sul suo statuto ibrido, insieme autobiografico e romanzesco. Il lavoro si compone di tre capitoli. Il primo capitolo ripercorre le tappe che hanno portato Serge Doubrovsky a sostenere una possibile definizione di autofiction, che Philippe Gasparini, in Autofiction. Une aventure du langage, sintetizza in dieci criteri. Il secondo capitolo, passando in rassegna questi stessi criteri, tenta di applicare tale definizione al testo di Carrère. Il terzo capitolo, infine, si concentra sul nono punto della definizione, quindi sulla confessione da parte di Carrère di una verità taciuta e negata, relativa al nonno materno Georges Zourabichvili che, sospettato di collaborazionismo, scomparve durante la Seconda Guerra Mondiale.
Emmanuel Carrère e l'autofiction: la confessione di una verità in Un roman russe
ORSARIA, ALICE
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato analizza il “romanzo” Un roman russe dello scrittore francese Emmanuel Carrère con lo scopo di dimostrare che si tratta di un’autofiction. Quest’ultimo termine, apparso per la prima volta nel 1977 sotto la penna dello scrittore Serge Doubrovsky, ha aperto un fervente dibattito presso la critica contemporanea, ancor oggi dedita a indagare sul suo statuto ibrido, insieme autobiografico e romanzesco. Il lavoro si compone di tre capitoli. Il primo capitolo ripercorre le tappe che hanno portato Serge Doubrovsky a sostenere una possibile definizione di autofiction, che Philippe Gasparini, in Autofiction. Une aventure du langage, sintetizza in dieci criteri. Il secondo capitolo, passando in rassegna questi stessi criteri, tenta di applicare tale definizione al testo di Carrère. Il terzo capitolo, infine, si concentra sul nono punto della definizione, quindi sulla confessione da parte di Carrère di una verità taciuta e negata, relativa al nonno materno Georges Zourabichvili che, sospettato di collaborazionismo, scomparve durante la Seconda Guerra Mondiale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31108