Risonanze tra la filosofia della differenza di Gilles Deleuze, incentrata sul concetto di divenire e sul ribaltamento dell'immagine dogmatica del pensiero, e il pensiero dei filosofi della Scuola di Kyōto, la cui logica del soku-hi e la concezione del vuoto mutuata dalla tradizione zen, permettono di sviluppare una filosofia del senza-forma. In particolar modo in entrambi i casi, tenendo conto delle dovute differenze del panorama storico-culturale, si può parlare di una filosofia dell'immanenza e della natura in cui la posizione del soggetto viene meno, e in cui ogni definizione di un principio ultimo può essere espressa solo nei termini paradossali di "fondamento-senza-fondamento". Lo sfondo comune risulta essere una logica in continua oscillazione tra il senso e il non-senso, una logica paradossale e inclusiva.
Divenire senza forma. Deleuze e la Scuola di Kyōto
SPAMPINATO, GIULIO
2021/2022
Abstract
Risonanze tra la filosofia della differenza di Gilles Deleuze, incentrata sul concetto di divenire e sul ribaltamento dell'immagine dogmatica del pensiero, e il pensiero dei filosofi della Scuola di Kyōto, la cui logica del soku-hi e la concezione del vuoto mutuata dalla tradizione zen, permettono di sviluppare una filosofia del senza-forma. In particolar modo in entrambi i casi, tenendo conto delle dovute differenze del panorama storico-culturale, si può parlare di una filosofia dell'immanenza e della natura in cui la posizione del soggetto viene meno, e in cui ogni definizione di un principio ultimo può essere espressa solo nei termini paradossali di "fondamento-senza-fondamento". Lo sfondo comune risulta essere una logica in continua oscillazione tra il senso e il non-senso, una logica paradossale e inclusiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31331