La nostra è una società che potrebbe essere descritta ricorrendo a poche ed emblematiche parole che sono ormai entrate nel linguaggio comune grazie anche alla loro frequente utilizzazione: globalizzazione, diversità, velocità, cambiamento. Tutto questo viene sovente associato all’incremento di svariate forme di disagio, difficoltà e vulnerabilità che delineano contesti incerti e provvisori ai quali noi tutti apparteniamo. Anche il contesto scolastico è, da questo punto di vista, rappresentativo dell’eterogeneità e della complessità presente nei contesti sociali più ampi, caratterizzati dalle stesse con-fusioni e dagli stessi intrecci culturali. A tal proposito il presente programma attuato in una classe primaria di una scuola di Padova mira ad analizzare, partecipare e fronteggiare la complessità derivata dall’eterogeneità insita nel contesto scolastico facendo riferimento, oltre che al costrutto dell’inclusione che funge da base dell’intero assetto della tesi, anche al costrutto di solidarietà, di intercultura, di pluralismo e di partecipazione. Il lavoro realizzato è nato dalla manifestazione di particolari bisogni percepiti in una classe quarta della scuola primaria, la quale ha richiesto la messa in pratica di una ricerca empirico qualitativa attraverso un programma di miglioramento atto a potenziare negli alunni la rappresentazione di sé, la valorizzazione del contesto classe e dei compagni, gli atteggiamenti nei confronti della disabilità e della diversità culturale. La ricerca ha assunto un carattere attivo-trasformativo in quanto ha connesso la pratica pedagogico-didattica con la ricerca educativa, al fine di ridurre il problema socio-educativo rilevato producendo un cambiamento attraverso l’azione concreta. Gli interventi pensati sono orientati all’incremento dell’inclusione nel contesto scolastico attraverso il Modello delle F-words di Rosenbaum attraverso il quale si sono potuti “mettere in pratica” i principi e i valori dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, 2002). Lo scopo della ricerca messa in atto è quello di verificare se un programma pianificato e realizzato anche attraverso il coinvolgimento delle insegnanti e degli alunni può portare a dei primi cambiamenti volti a migliorare la situazione esistente. A tal proposito, in seguito all’analisi dei dati ottenuti con la somministrazione di precisi strumenti quantitativi e qualitativi, è possibile affermare l’efficacia dell’azione didattica e del programma svolto, il quale ha comportato un incremento degli atteggiamenti positivi degli alunni nei confronti della diversità e ha apportato una visione più ottimistica e positiva delle risorse personali, di quelle dei compagni e delle possibilità di miglioramento futuro.
F-are per includere. Un programma di promozione dell'inclusione attraverso il modello delle F-Words.
ROSSETTI, ALICE
2021/2022
Abstract
La nostra è una società che potrebbe essere descritta ricorrendo a poche ed emblematiche parole che sono ormai entrate nel linguaggio comune grazie anche alla loro frequente utilizzazione: globalizzazione, diversità, velocità, cambiamento. Tutto questo viene sovente associato all’incremento di svariate forme di disagio, difficoltà e vulnerabilità che delineano contesti incerti e provvisori ai quali noi tutti apparteniamo. Anche il contesto scolastico è, da questo punto di vista, rappresentativo dell’eterogeneità e della complessità presente nei contesti sociali più ampi, caratterizzati dalle stesse con-fusioni e dagli stessi intrecci culturali. A tal proposito il presente programma attuato in una classe primaria di una scuola di Padova mira ad analizzare, partecipare e fronteggiare la complessità derivata dall’eterogeneità insita nel contesto scolastico facendo riferimento, oltre che al costrutto dell’inclusione che funge da base dell’intero assetto della tesi, anche al costrutto di solidarietà, di intercultura, di pluralismo e di partecipazione. Il lavoro realizzato è nato dalla manifestazione di particolari bisogni percepiti in una classe quarta della scuola primaria, la quale ha richiesto la messa in pratica di una ricerca empirico qualitativa attraverso un programma di miglioramento atto a potenziare negli alunni la rappresentazione di sé, la valorizzazione del contesto classe e dei compagni, gli atteggiamenti nei confronti della disabilità e della diversità culturale. La ricerca ha assunto un carattere attivo-trasformativo in quanto ha connesso la pratica pedagogico-didattica con la ricerca educativa, al fine di ridurre il problema socio-educativo rilevato producendo un cambiamento attraverso l’azione concreta. Gli interventi pensati sono orientati all’incremento dell’inclusione nel contesto scolastico attraverso il Modello delle F-words di Rosenbaum attraverso il quale si sono potuti “mettere in pratica” i principi e i valori dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, 2002). Lo scopo della ricerca messa in atto è quello di verificare se un programma pianificato e realizzato anche attraverso il coinvolgimento delle insegnanti e degli alunni può portare a dei primi cambiamenti volti a migliorare la situazione esistente. A tal proposito, in seguito all’analisi dei dati ottenuti con la somministrazione di precisi strumenti quantitativi e qualitativi, è possibile affermare l’efficacia dell’azione didattica e del programma svolto, il quale ha comportato un incremento degli atteggiamenti positivi degli alunni nei confronti della diversità e ha apportato una visione più ottimistica e positiva delle risorse personali, di quelle dei compagni e delle possibilità di miglioramento futuro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/31541