Una delle problematiche sociali attuali che può avere conseguenze, non solo sulle collettività ma anche e soprattutto sui singoli individui, è rappresentata dalle crescenti disuguaglianze socioeconomiche che stanno travolgendo interi tessuti sociali e deteriorando la vita di coloro che appartengono ai segmenti più fragili della popolazione. Queste differenze sembrano essersi anche amplificate durante e a causa della pandemia da Covid-19: molte persone si sono, infatti, ritrovate a toccare con le proprie mani elevati livelli di povertà, tanto che, così come riporta l’istituzione internazionale della Banca Mondiale, alla fine del 2021 si sono contati ben 163 milioni di nuovi poveri a causa del Coronavirus. In una situazione così drammatica non si possono chiudere gli occhi e restare fermi, al contrario, risulta fondamentale mobilitarsi in nome della creazione di società maggiormente eguali e che difendano la totalità degli individui che ne fanno parte. Ma siamo tutti d’accordo? La non legittimazione delle disuguaglianze socioeconomiche è davvero un obiettivo condiviso su larga scala? Per rispondere a tali interrogativi, e, in accordo con la letteratura, una delle variabili importanti da prendere in considerazione sembrerebbe essere l’ideologia politica. Tradizionalmente all’interno di quest’ultima sono state delineate due macro-posizioni opposte, il conservatorismo e il progressismo, rispettivamente indicanti la Destra e la Sinistra politica. Queste presentano svariati punti di discontinuità che ruotano fondamentalmente attorno a due questioni principali, ovvero: rifiuto/sostegno del cambiamento e rifiuto/sostegno delle disuguaglianze sociali. Si può osservare come i conservatori, al contrario dei progressisti, prediligono e supportano il mantenimento dello status quo e di tessuti sociali caratterizzati da gerarchie intergruppi. Contemporaneamente, l’ideologia politica coinvolge anche il più profondo aspetto della moralità di ogni singolo individuo. Facendo riferimento alla Teoria dei Fondamenti Morali, è emerso che i conservatori sembrerebbero essere maggiormente legati ai Fondamenti Morali di tipo vincolante, quali “Autorità”, “Lealtà” e “Purezza”, al contrario, i progressisti mostrerebbero maggiori preferenze per i Fondamenti Morali di tipo individualizzante, ovvero, “Cura” e “Giustizia”. Affianco a questo aspetto, si può inoltre osservare come l’attuale comunicazione politica, sempre più spesso influenzata dai nuovi media, utilizzi varie strategie funzionali alla persuasione dell’intero elettorato; in tali strategie ricopre un ruolo fondamentale il cosiddetto “news frame” ovvero una cornice interpretativa applicata ai contenuti della comunicazione stessa e che restituisce, a coloro che ne sono esposti, la specifica modalità secondo cui leggere e interpretare il messaggio. Da tali premesse è nato il presente progetto di ricerca, attraverso cui si è indagato se l'utilizzo di un moral frame in linea con i fondamenti morali maggiormente valorizzati dal fruitore di un messaggio, fosse in grado di sensibilizzare maggiormente le persone nell’ottica di ridurre le disuguaglianze socioeconomiche. Dai risultati è emerso che il framing vincolante ha portato i conservatori a nutrire un atteggiamento maggiormente positivo nei confronti dell’uguaglianza solo a livello implicito; a livello esplicito, invece, trattare le disuguaglianze socioeconomiche attraverso i Fondamenti Morali di “Autorità”, “Lealtà” e “Purezza” non ha portato i conservatori a ridurre la personale legittimazione delle stesse, a preferire un leader meno estremista di destra per farvi fronte né ad essere maggiormente preoccupati circa le conseguenze che i tassi di disuguaglianza socioeconomica potrebbero suscitare.

FONDAMENTI MORALI E IDEOLOGIA POLITICA. Il ruolo del moral framing nella percezione delle disuguaglianze socioeconomiche da parte di progressisti e conservatori.

LOMBARDI, NOEMI
2021/2022

Abstract

Una delle problematiche sociali attuali che può avere conseguenze, non solo sulle collettività ma anche e soprattutto sui singoli individui, è rappresentata dalle crescenti disuguaglianze socioeconomiche che stanno travolgendo interi tessuti sociali e deteriorando la vita di coloro che appartengono ai segmenti più fragili della popolazione. Queste differenze sembrano essersi anche amplificate durante e a causa della pandemia da Covid-19: molte persone si sono, infatti, ritrovate a toccare con le proprie mani elevati livelli di povertà, tanto che, così come riporta l’istituzione internazionale della Banca Mondiale, alla fine del 2021 si sono contati ben 163 milioni di nuovi poveri a causa del Coronavirus. In una situazione così drammatica non si possono chiudere gli occhi e restare fermi, al contrario, risulta fondamentale mobilitarsi in nome della creazione di società maggiormente eguali e che difendano la totalità degli individui che ne fanno parte. Ma siamo tutti d’accordo? La non legittimazione delle disuguaglianze socioeconomiche è davvero un obiettivo condiviso su larga scala? Per rispondere a tali interrogativi, e, in accordo con la letteratura, una delle variabili importanti da prendere in considerazione sembrerebbe essere l’ideologia politica. Tradizionalmente all’interno di quest’ultima sono state delineate due macro-posizioni opposte, il conservatorismo e il progressismo, rispettivamente indicanti la Destra e la Sinistra politica. Queste presentano svariati punti di discontinuità che ruotano fondamentalmente attorno a due questioni principali, ovvero: rifiuto/sostegno del cambiamento e rifiuto/sostegno delle disuguaglianze sociali. Si può osservare come i conservatori, al contrario dei progressisti, prediligono e supportano il mantenimento dello status quo e di tessuti sociali caratterizzati da gerarchie intergruppi. Contemporaneamente, l’ideologia politica coinvolge anche il più profondo aspetto della moralità di ogni singolo individuo. Facendo riferimento alla Teoria dei Fondamenti Morali, è emerso che i conservatori sembrerebbero essere maggiormente legati ai Fondamenti Morali di tipo vincolante, quali “Autorità”, “Lealtà” e “Purezza”, al contrario, i progressisti mostrerebbero maggiori preferenze per i Fondamenti Morali di tipo individualizzante, ovvero, “Cura” e “Giustizia”. Affianco a questo aspetto, si può inoltre osservare come l’attuale comunicazione politica, sempre più spesso influenzata dai nuovi media, utilizzi varie strategie funzionali alla persuasione dell’intero elettorato; in tali strategie ricopre un ruolo fondamentale il cosiddetto “news frame” ovvero una cornice interpretativa applicata ai contenuti della comunicazione stessa e che restituisce, a coloro che ne sono esposti, la specifica modalità secondo cui leggere e interpretare il messaggio. Da tali premesse è nato il presente progetto di ricerca, attraverso cui si è indagato se l'utilizzo di un moral frame in linea con i fondamenti morali maggiormente valorizzati dal fruitore di un messaggio, fosse in grado di sensibilizzare maggiormente le persone nell’ottica di ridurre le disuguaglianze socioeconomiche. Dai risultati è emerso che il framing vincolante ha portato i conservatori a nutrire un atteggiamento maggiormente positivo nei confronti dell’uguaglianza solo a livello implicito; a livello esplicito, invece, trattare le disuguaglianze socioeconomiche attraverso i Fondamenti Morali di “Autorità”, “Lealtà” e “Purezza” non ha portato i conservatori a ridurre la personale legittimazione delle stesse, a preferire un leader meno estremista di destra per farvi fronte né ad essere maggiormente preoccupati circa le conseguenze che i tassi di disuguaglianza socioeconomica potrebbero suscitare.
2021
MORAL FOUNDATIONS AND POLITICAL IDEOLOGY. The role of moral framing in the perception of socio-economic inequalities by progressives and conservatives.
Ideologia politica
Fondamenti morali
Disuguaglianze
social cognition
comunicazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/31623