La pornografia femminista rappresenta un nuovo mezzo con cui le donne possono esprimere la propria sessualità. Lo studio intende mostrare il passaggio avvenuto dal porno tradizionale a quello che viene chiamato “Postporno” (in questo lavoro si parlerà di postpornografia da una prospettiva femminista), un nuovo modo di vivere la pornografia, superando le caratteristiche convenzionali dei film per adulti: essere prodotti da uomini per uomini, utilizzando i corpi femminili come parti della scenografia anziché parti attive. Vengono analizzate attiviste come Valentine aka Fluida Wolf, autrice del libro “Postporno. Corpi liberi di sperimentare per sovvertire gli immaginari sessuali”, Nadine Strossen, una delle maggiori rappresentanti del lato pro-pornografia del movimento femminista, le cui riflessioni si trovano in “Difesa della pornografia. Le nuove tesi radicali del femminismo americano”, nel quale esprime i suoi pareri su pornografia e femminismo anti-porno e Ovidie, attrice pornografica, che scrisse “Porno Manifesto”, un importante riferimento per parlare di donne e pornografia. La pornografia femminista risulta essere un importante gesto politico in cui la donna rivendica il proprio diritto alla parità di genere in un contesto in cui la parte femminile viene da sempre notoriamente sfruttata. Può essere considerata alla pari di una rivoluzione, la quale riesce a sovvertire i normati ruoli di potere, facendo diventare i contenuti per adulti inclusivi, non maschilisti e, a tratti, formativi.
Ruolo della donna nella pornografia femminista: superamento del concetto di oggettivazione sessuale
SARTOR, AURORA
2021/2022
Abstract
La pornografia femminista rappresenta un nuovo mezzo con cui le donne possono esprimere la propria sessualità. Lo studio intende mostrare il passaggio avvenuto dal porno tradizionale a quello che viene chiamato “Postporno” (in questo lavoro si parlerà di postpornografia da una prospettiva femminista), un nuovo modo di vivere la pornografia, superando le caratteristiche convenzionali dei film per adulti: essere prodotti da uomini per uomini, utilizzando i corpi femminili come parti della scenografia anziché parti attive. Vengono analizzate attiviste come Valentine aka Fluida Wolf, autrice del libro “Postporno. Corpi liberi di sperimentare per sovvertire gli immaginari sessuali”, Nadine Strossen, una delle maggiori rappresentanti del lato pro-pornografia del movimento femminista, le cui riflessioni si trovano in “Difesa della pornografia. Le nuove tesi radicali del femminismo americano”, nel quale esprime i suoi pareri su pornografia e femminismo anti-porno e Ovidie, attrice pornografica, che scrisse “Porno Manifesto”, un importante riferimento per parlare di donne e pornografia. La pornografia femminista risulta essere un importante gesto politico in cui la donna rivendica il proprio diritto alla parità di genere in un contesto in cui la parte femminile viene da sempre notoriamente sfruttata. Può essere considerata alla pari di una rivoluzione, la quale riesce a sovvertire i normati ruoli di potere, facendo diventare i contenuti per adulti inclusivi, non maschilisti e, a tratti, formativi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32054