Posto il principio in comune tra pensiero femminista ed ecologista "La cura riguarda tutt*", si indagano le correlazioni tra i due movimenti ripercorrendone gli sviluppi e gli obiettivi in comune relativamente alla cura e al diritto di prendersi cura anche di sé e delle proprie risorse. Grazie al concetto di Stefania Barca delle "forze di riproduzione", si vogliono coinvolgere, nella considerazione di quelle forze che permettono la produzione intesa dal punto di vista capitalistico, anche le risorse naturali, oltre a quelle delle persone stesse, secondo uno schema "corpo-terra" già contemplato dalle comunità del sud del mondo. Di fronte alle crisi della cura, sociale ed ecologica in atto, verranno analizzate con qualche esempio le forme di riorganizzazione, mutuo soccorso e autogestione che entrambi i movimenti hanno promosso per far fronte alla mancanza di assistenza, welfare e sostegno nei confronti di chi si prende cura, chi ne ha bisogno e il deterioramento delle risorse e dei territori. Data l'universalità della condizione di vulnerabilità e di interdipendenza, si vuole infatti porre in essere la democratizzazione della cura, intesa secondo i suoi multipli aspetti, in quanto riguarda tutti. Attraverso l'analisi di queste forme di autogestione non si vuole tuttavia far venire meno la responsabilità delle istituzioni, ma piuttosto proporre principi e approcci che possano essere utili a delle politiche dell'interdipendenza che siano veramente consapevoli dei bisogni delle persone costituenti le comunità a cui sono dirette.
“CUIDE TE QUEM TE CUIDA”: PRINCIPIO - GUIDA PER UNA POLITICA DELL’INTERDIPENDENZA
VISENTIN, DEBORA
2021/2022
Abstract
Posto il principio in comune tra pensiero femminista ed ecologista "La cura riguarda tutt*", si indagano le correlazioni tra i due movimenti ripercorrendone gli sviluppi e gli obiettivi in comune relativamente alla cura e al diritto di prendersi cura anche di sé e delle proprie risorse. Grazie al concetto di Stefania Barca delle "forze di riproduzione", si vogliono coinvolgere, nella considerazione di quelle forze che permettono la produzione intesa dal punto di vista capitalistico, anche le risorse naturali, oltre a quelle delle persone stesse, secondo uno schema "corpo-terra" già contemplato dalle comunità del sud del mondo. Di fronte alle crisi della cura, sociale ed ecologica in atto, verranno analizzate con qualche esempio le forme di riorganizzazione, mutuo soccorso e autogestione che entrambi i movimenti hanno promosso per far fronte alla mancanza di assistenza, welfare e sostegno nei confronti di chi si prende cura, chi ne ha bisogno e il deterioramento delle risorse e dei territori. Data l'universalità della condizione di vulnerabilità e di interdipendenza, si vuole infatti porre in essere la democratizzazione della cura, intesa secondo i suoi multipli aspetti, in quanto riguarda tutti. Attraverso l'analisi di queste forme di autogestione non si vuole tuttavia far venire meno la responsabilità delle istituzioni, ma piuttosto proporre principi e approcci che possano essere utili a delle politiche dell'interdipendenza che siano veramente consapevoli dei bisogni delle persone costituenti le comunità a cui sono dirette.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/32065