Analisi di una filiera di auto-approvvigionamento di cippato all'intero di una azienda agricola di trasformazione agro-alimentare

Un alto volume di biomassa forestale legnosa è disponibile sul bordo della strada quando vengono applicati sistemi di raccolta ad albero intero. In particolare, la regione Mediterranea è dotata di un’ampia disponibilità di biomassa sostenibile. Nelle regioni di montagna l'accessibilità della foresta può essere un vincolo significativo per l'eco-efficienza delle operazioni di cippatura. L'attività di servizio di cippatura è legata alla presenza di domanda di caldaie per il riscaldamento a cippato e alla disponibilità di risorse di biomassa legnosa. Le piccole imprese forestali sono interessate alla produzione di cippato quando la sua domanda si trova vicino alla loro area operativa. Dall'altro lato, anche le medie imprese forestali dedicate o altre trovano interessante un'attività di servizio di cippatura a tempo pieno. L'idea di sviluppare questo lavoro nasce quindi dalla valutazione del fabbisogno energetico di cui necessitano le piccole e medie aziende agrarie ubicate in aree rurali interne, ove diventa costoso e complicato riuscire a poter sfruttare l'energia elettrica data dai comuni tracciati, visti i costi rilevanti annessi all'installazione di tali percorsi. Soprattutto in luoghi ove sono presenti aree naturali protette, come nel caso dei parchi nazionali. In particolare, si è preso come luogo da analizzare il comune di Cesarò, un comune di 2182 abitanti della città metropolitana di Messina. Lo scopo finale è quello di valutare una soluzione in cui un’azienda agraria possa autoprodursi tutta l'energia di cui ha bisogno per svolgere i processi produttivi, limitando al massimo le immissioni inquinanti in atmosfera.