Relazioni tra mastite subclinica e qualità del latte in bovine di razza Frisona

Among the various pathologies affecting dairy cows, mastitis, in its clinical and subclinical form, is certainly the most widespread. It is an inflammation of the mammary gland, usually linked to a bacterial infection, having a strong economic impact as it negatively affects the quantity and quality of the milk produced, and therefore to a worsening of the technological properties of milk, a factor of considerable importance considering that almost half of the milk produced at national level is destined for the production of high quality DOP cheeses. Subclinical mastitis certainly deserves particular attention both for its difficulty in identifying it, and as it is much more frequent than the clinical form. For these reasons the goal of this thesis, was to evaluate the potential effect of subclinical mastitis caused by different types of microorganisms on the quality of milk in Holstein cows. Milk samplings were performed in three farms located in the Veneto region, between the provinces of Vicenza and Verona, at three different times (T0-T1-T2), which were previously selected on the basis of the presence of four different microorganisms responsible for mastitis (Staphylococcus aurues, Streptococcus agalactie, Streptococcus uberis and Prototheca spp.). At T0, 450 composite milk samples were collected to carry out a bacteriological screening in order to identify the animals affected by mastitis, and subsequently the animals whose bacteriological examination resulted positive at T0 plus a quota of healthy ones (as negative control) were sampled at single quarter level in two different times: T1 and T2, respectively (T2 after 4 weeks of T1), in order to evaluate more accurately the evolution of the infection and its effect on milk composition and quality. The microbiological examination at T0 determined that 18% of the animals enrolled in the study resulted positive for at least one of the microrganisms beforementioned. In detail, 1.33% resulted positive for S.Aureus infection, 11.3% for S.Agalactiae infection, 1.11% for S.uberis, and 4.22% for Prototheca spp.. Concerning milk composition and productivity, the results obtained at T0 showed that an infection with pathogenic microorganisms had only a small impact the daily milk production, and on the protein and casein content. There was a slight decrease in lactose content in animals affected by subclinical mastitis. The fat content appeared to be variable among the various groups of pathogens, probably not due to the action of the pathogens but for reasons related to the sampling time. It will be essential to thoroughly evaluate the evolution of the effect of intramammary infection on the characteristics of the composition and quality of milk at the single quarter level and to evaluate the significance of the effects found using an appropriate statistical model.

Tra le varie patologie che interessano le bovine da latte, la mastite, nella sua forma clinica e subclinica, è sicuramente quella maggiormente diffusa. Essa è un’infiammazione della ghiandola mammaria, solitamente legata ad un’infezione batterica, avente un forte impatto economico in quanto influenza negativamente la quantità e la qualità del latte prodotto, comportando a sua volta un peggioramento delle caratteristiche tecnologiche del latte, fattore di rilevante importanza se si considera che quasi la metà del latte prodotto a livello nazionale è destinata alla produzione di formaggi DOP di alta qualità. Tra le due tipologie, la mastite subclinica merita sicuramente una particolare attenzione sia per la difficoltà nella sua individuazione, sia in quanto molto più frequente della forma clinica. L’obiettivo che si pone questa tesi è quello di valutare il potenziale effetto della mastite subclinica causata da diversi tipi di microrganismi sulla qualità del latte, in bovine di razza Frisona. Sono stati eseguiti dei campionamenti di latte in tre aziende localizzate in Veneto tra le province di Vicenza e Verona in tre diversi tempi T (T0-T1-T2), selezionate sulla base della presenza di quattro diversi microrganismi responsabili di mastite (Staphylococcus aurues, Streptococcus agalactie, Streptococcus uberis e Prototheca spp.). Al T0, sono stati prelevati 450 campioni di latte da bovine di razza Frisona per pool di quarti per eseguire uno screening batteriologico in modo da identificare i soggetti positivi e campionarli successivamente per singolo quarto mammario a due tempi diversi rispettivamente T1 e T2 (a distanza di 4 settimane l’uno dall’altro), valutando così in modo più accurato l’evoluzione dell’infezione ed il suo effetto sul latte. I risultati ottenuti al T0 hanno mostrato una percentuale di bovine positive intorno al 18%, di cui 1.33% per S.aureus, 11.3% per S.agalactiae, 1.11% per S.uberis e 4.22% per Prototheca spp. Per quanto riguarda invece la produttività e la composizione del latte è stato osservato che l’infezione da microorganismi patogeni ha avuto effetti trascurabili sia per la produzione di latte giornaliera sia per i contenuti di proteine e caseina. È stata riscontrata una lieve differenza nel contenuto di lattosio con valori più bassi per le bovine positive. Il titolo di grasso invece risulta essere variabile tra i vari gruppi di patogeni probabilmente non per azione dei patogeni ma per motivazioni legate ai tempi intercorsi dalla data di campionamento alla data di analisi. Sarà fondamentale valutare approfonditamente l’evoluzione dell’effetto dell’infezione intramammaria sui caratteri di composizione e qualità del latte a livello di singolo quarto e valutare tramite un modello statistico la significatività degli effetti riscontrati.