Negli ultimi anni è aumentato nelle aziende da latte l’impiego dell’incrocio con tori di razze da carne, allo scopo di migliorare il valore economico derivante della vendita dei vitelli maschi, considerato anche l’aumentato interesse commerciale verso la carne proveniente da animali nati e allevati in Italia. Inoltre l’impiego di seme sessato ha permesso di conoscere anticipatamente il sesso dei neonati e di destinare alla rimonta le femmine frutto di accoppiamenti ottenuti con gli animali geneticamente migliori della mandria. Nel contesto del Nord-Est del nostro paese, l’incrocio più diffuso è quello con la razza Blu Belga che risulta anche il più apprezzato negli allevamenti da ingrasso dei vitelloni, rispetto ad altre razze (ad es. Limousine, Aberdeen Angus, Piemontese). Una delle criticità derivanti dall’utilizzo di questo incrocio, in particolare con la razza Frisona è un aumento dell’incidenza delle difficoltà di parto, legate all’elevato peso dei vitelli alla nascita, che dipende dal tipo genetico utilizzato e dalla durata della gravidanza. Allo scopo di approfondire queste tematiche è stato effettuato uno studio che ha considerato un data base di 900 vitelli, nati nel periodo 2019-2022 in un allevamento di bovine da latte di razza Frisona e destinati alla vendita tra i 14 e 42 giorni di età ad allevamenti di ingrasso. Sono stati valutati vitelli maschi e femmine, derivanti da incrocio con la razza Blu Belga e maschi di razza Frisona. Sono stati esclusi i vitelli nati da parto gemellare, parto indotto o soggetti nati prematuramente. Alla nascita ogni vitello è stato pesato prima della somministrazione del colostro e alloggiato in box individuale. Tutti gli animali hanno ricevuto, entro 6 ore dalla nascita, colostro in quantità pari a 3,8 litri, con valore Brix di almeno 22%, precedentemente pastorizzato e congelato. I pasti successivi erano costituiti da latte di transizione pastorizzato, ottenuto da bovine nei primi sette giorni di lattazione. Il regime alimentare prevedeva due somministrazioni giornaliere di 3 litri per ogni pasto nella prima settimana, 4 litri nella seconda settimana e 5 litri nelle settimane successive. I vitelli sono stati pesati al momento della vendita, effettuata al lunedì mattina allo stesso orario. Per ogni vitello è stato registrata la durata della gravidanza, il nome del padre e il prezzo di vendita. I dati sono stati sottoposti ad analisi statistica di tipo descrittivo.

Impiego dell’incrocio con tori da carne in un allevamento di bovine da latte: effetti sul peso alla nascita, accrescimento giornaliero e valutazione economica di vitelli destinati all’ingrasso

FUSTINI, FEDERICO
2021/2022

Abstract

Negli ultimi anni è aumentato nelle aziende da latte l’impiego dell’incrocio con tori di razze da carne, allo scopo di migliorare il valore economico derivante della vendita dei vitelli maschi, considerato anche l’aumentato interesse commerciale verso la carne proveniente da animali nati e allevati in Italia. Inoltre l’impiego di seme sessato ha permesso di conoscere anticipatamente il sesso dei neonati e di destinare alla rimonta le femmine frutto di accoppiamenti ottenuti con gli animali geneticamente migliori della mandria. Nel contesto del Nord-Est del nostro paese, l’incrocio più diffuso è quello con la razza Blu Belga che risulta anche il più apprezzato negli allevamenti da ingrasso dei vitelloni, rispetto ad altre razze (ad es. Limousine, Aberdeen Angus, Piemontese). Una delle criticità derivanti dall’utilizzo di questo incrocio, in particolare con la razza Frisona è un aumento dell’incidenza delle difficoltà di parto, legate all’elevato peso dei vitelli alla nascita, che dipende dal tipo genetico utilizzato e dalla durata della gravidanza. Allo scopo di approfondire queste tematiche è stato effettuato uno studio che ha considerato un data base di 900 vitelli, nati nel periodo 2019-2022 in un allevamento di bovine da latte di razza Frisona e destinati alla vendita tra i 14 e 42 giorni di età ad allevamenti di ingrasso. Sono stati valutati vitelli maschi e femmine, derivanti da incrocio con la razza Blu Belga e maschi di razza Frisona. Sono stati esclusi i vitelli nati da parto gemellare, parto indotto o soggetti nati prematuramente. Alla nascita ogni vitello è stato pesato prima della somministrazione del colostro e alloggiato in box individuale. Tutti gli animali hanno ricevuto, entro 6 ore dalla nascita, colostro in quantità pari a 3,8 litri, con valore Brix di almeno 22%, precedentemente pastorizzato e congelato. I pasti successivi erano costituiti da latte di transizione pastorizzato, ottenuto da bovine nei primi sette giorni di lattazione. Il regime alimentare prevedeva due somministrazioni giornaliere di 3 litri per ogni pasto nella prima settimana, 4 litri nella seconda settimana e 5 litri nelle settimane successive. I vitelli sono stati pesati al momento della vendita, effettuata al lunedì mattina allo stesso orario. Per ogni vitello è stato registrata la durata della gravidanza, il nome del padre e il prezzo di vendita. I dati sono stati sottoposti ad analisi statistica di tipo descrittivo.
2021
Use of crossbreeding with beef sires in a dairy cows farm: effects on birth weight, daily gain and economic evaluation of calves for fattening
Vitello da ingrasso
Incrocio da carne
Performance
Vacche da latte
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