The in-vitro meat production seems to be a valid alternative to traditional meat production systems, not only as a response to the growing demand of meat but also to ethical questions and environmental impact. As a matter of fact, the zootechnical industry has a significant impact on several topics, such as climate change, the deterioration of air and water quality, soil degradation and the loss of biodiversity. Nevertheless, the alleged advantages of synthetic meat’s production and consumption are arguable and not entirely accepted by the scientific community and the public opinion. It is also true that startups and companies are facing a variety of different issues, such as economical, technological, environmental, legal, ethical, and religious. Even though research is pointing towards the development of a new artificial product as a substitute to traditional meat, it is possible to act directly into already existing breeding systems to reduce effects on the environment. An improvement of the composition and digestibility of animal feed is proposed in conjunction with an optimization of zootechnical waste management, within a view of circular economy.

La produzione di carne in vitro si presenta a prima vista come una valida alternativa ai sistemi di produzione di carne convenzionale, non solo come risposta alla crescente domanda di carne ma anche a questioni etiche e di impatto ambientale. Di fatto, l’industria zootecnica ha un impatto significativo su numerosi fronti, tra cui il cambiamento climatico, la riduzione di qualità dell’aria e dell’acqua, la degradazione del suolo e la perdita di biodiversità. Tuttavia, i presunti vantaggi attribuiti alla produzione e al consumo di carne sintetica sono discutibili e non interamente condivisi dalla comunità scientifica e dalla opinione pubblica. Tanto è vero che le start up e le aziende si impegnano ad affrontare ostacoli di natura differente quali economici, tecnologici, ambientali, legali, etici e religiosi. Nonostante la ricerca si sia direzionata verso lo sviluppo di un nuovo prodotto artificiale in sostituzione alla carne convenzionale, si può agire direttamente nei sistemi di allevamento già esistenti per ridurre l’impatto ambientale. Si propone un miglioramento della composizione e della digeribilità dei mangimi e un’ottimizzazione della gestione dei reflui zootecnici inseriti in un’ottica di economia circolare.

Visione per un futuro alimentare sostenibile: Il caso della carne in vitro

PELIZZARI, GAIA
2021/2022

Abstract

The in-vitro meat production seems to be a valid alternative to traditional meat production systems, not only as a response to the growing demand of meat but also to ethical questions and environmental impact. As a matter of fact, the zootechnical industry has a significant impact on several topics, such as climate change, the deterioration of air and water quality, soil degradation and the loss of biodiversity. Nevertheless, the alleged advantages of synthetic meat’s production and consumption are arguable and not entirely accepted by the scientific community and the public opinion. It is also true that startups and companies are facing a variety of different issues, such as economical, technological, environmental, legal, ethical, and religious. Even though research is pointing towards the development of a new artificial product as a substitute to traditional meat, it is possible to act directly into already existing breeding systems to reduce effects on the environment. An improvement of the composition and digestibility of animal feed is proposed in conjunction with an optimization of zootechnical waste management, within a view of circular economy.
2021
Vision for the future of sustainable food production: The in-vitro meat case
La produzione di carne in vitro si presenta a prima vista come una valida alternativa ai sistemi di produzione di carne convenzionale, non solo come risposta alla crescente domanda di carne ma anche a questioni etiche e di impatto ambientale. Di fatto, l’industria zootecnica ha un impatto significativo su numerosi fronti, tra cui il cambiamento climatico, la riduzione di qualità dell’aria e dell’acqua, la degradazione del suolo e la perdita di biodiversità. Tuttavia, i presunti vantaggi attribuiti alla produzione e al consumo di carne sintetica sono discutibili e non interamente condivisi dalla comunità scientifica e dalla opinione pubblica. Tanto è vero che le start up e le aziende si impegnano ad affrontare ostacoli di natura differente quali economici, tecnologici, ambientali, legali, etici e religiosi. Nonostante la ricerca si sia direzionata verso lo sviluppo di un nuovo prodotto artificiale in sostituzione alla carne convenzionale, si può agire direttamente nei sistemi di allevamento già esistenti per ridurre l’impatto ambientale. Si propone un miglioramento della composizione e della digeribilità dei mangimi e un’ottimizzazione della gestione dei reflui zootecnici inseriti in un’ottica di economia circolare.
carne in vitro
impatto ambientale
sostenibilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/32305