La tesi si focalizza sul movimento e sugli schemi motori, analizzando poi quali sono le strategie e le tecniche per sviluppare questi ultimi nella fascia 0-3 anni. È risaputo che l’attività fisica porta numerosi benefici al corpo a livello globale, non solo per l’adulto ma anche per il bambino. Infatti il movimento è molto utile non solo al bambino nella vita postnatale e nella primissima infanzia, ma anche per il feto durante la vita intrauterina. Purtroppo, a causa della società in cui viviamo che è estremamente tecnologica, molti bambini non hanno l’opportunità di compiere attività fisica, o semplicemente preferiscono trascorrere il loro tempo davanti al computer, alla televisione, al telefono o al tablet. È dunque doveroso ricordarci degli effetti positivi che l’attività fisica ha su ognuno di noi, specialmente nei bambini, dal momento che il movimento consente loro di avere uno sviluppo adeguato. Riguardo tale argomento sono presenti diverse teorie e diversi approcci quali: le teorie senso-motorie, la teoria cognitivista, le teorie della coordinazione neuromotoria, le teorie ecologico-dinamiche, le teorie psicomotorie, le teorie degli schemi motori primari, le teorie comportamentiste e le teorie delle neuroscienze. Per ogni approccio verranno evidenziati i concetti salienti così da avere una panoramica sui diversi punti di vista che concernono tale argomento. L’attività motoria, come affermato in precedenza, porta benefici al corpo a livello globale e proprio per tale motivo è necessario far trasparire che il movimento non giova solo al corpo, ma anche alla mente. Infatti esiste una correlazione molto stretta tra corpo e mente, tanto che diversi studi hanno dimostrato che chi svolge attività fisica costante ha delle ripercussioni positive anche sul cervello. Con l’emergenza sanitaria attuale ed il lockdown, è diventato sempre più complicato, però, allenarsi frequentemente, e questo ha avuto ricadute negative soprattutto nella vita dei bambini, i quali hanno accusato problemi motori con l’avanzare dell’età. I movimenti principali che svolgono i bambini sono definiti schemi motori di base e questi sono: strisciare, rotolare, gattonare, camminare, correre, saltare, prendere, afferrare e lanciare, arrampicare. La loro vita inizia sperimentando i primi schemi motori e poi, con la conquista della deambulazione, riescono a testare anche quelli successivi. Per agevolare lo sviluppo di tali schemi motori è utile attuare delle tecniche e delle strategie. Sappiamo che il lavoro dei bambini è il gioco, che non va visto come qualcosa di negativo, ma anzi di estremamente positivo. Attraverso il gioco i bambini riescono ad apprendere meglio ed in serenità, ed è proprio per questo motivo che il gioco ha una valenza fondamentale nella vita di ogni bambino. È utile perciò, anche in questo caso, avvalersi di svariati giochi, così da far apprendere con divertimento lo svolgimento degli schemi motori di base ai bambini, cercando di diversificare le attività ed adattare ogni gioco al bambino, in modo tale che non sia né troppo complicato, né troppo semplice per il soggetto. Infine l’attenzione verrà spostata sulla mia esperienza personale di tirocinio presso l’asilo nido comunale di Montebelluna, dando valore a tutto ciò che ho potuto osservare in ambito pratico, anche attraverso un’attività che ho personalmente progettato riguardante proprio lo sviluppo degli schemi motori nella fascia 0-3 anni.

"Dal movimento agli schemi motori: tecniche e strategie per il loro sviluppo nella fascia 0-3 anni"

MATTARA, LUCREZIA
2021/2022

Abstract

La tesi si focalizza sul movimento e sugli schemi motori, analizzando poi quali sono le strategie e le tecniche per sviluppare questi ultimi nella fascia 0-3 anni. È risaputo che l’attività fisica porta numerosi benefici al corpo a livello globale, non solo per l’adulto ma anche per il bambino. Infatti il movimento è molto utile non solo al bambino nella vita postnatale e nella primissima infanzia, ma anche per il feto durante la vita intrauterina. Purtroppo, a causa della società in cui viviamo che è estremamente tecnologica, molti bambini non hanno l’opportunità di compiere attività fisica, o semplicemente preferiscono trascorrere il loro tempo davanti al computer, alla televisione, al telefono o al tablet. È dunque doveroso ricordarci degli effetti positivi che l’attività fisica ha su ognuno di noi, specialmente nei bambini, dal momento che il movimento consente loro di avere uno sviluppo adeguato. Riguardo tale argomento sono presenti diverse teorie e diversi approcci quali: le teorie senso-motorie, la teoria cognitivista, le teorie della coordinazione neuromotoria, le teorie ecologico-dinamiche, le teorie psicomotorie, le teorie degli schemi motori primari, le teorie comportamentiste e le teorie delle neuroscienze. Per ogni approccio verranno evidenziati i concetti salienti così da avere una panoramica sui diversi punti di vista che concernono tale argomento. L’attività motoria, come affermato in precedenza, porta benefici al corpo a livello globale e proprio per tale motivo è necessario far trasparire che il movimento non giova solo al corpo, ma anche alla mente. Infatti esiste una correlazione molto stretta tra corpo e mente, tanto che diversi studi hanno dimostrato che chi svolge attività fisica costante ha delle ripercussioni positive anche sul cervello. Con l’emergenza sanitaria attuale ed il lockdown, è diventato sempre più complicato, però, allenarsi frequentemente, e questo ha avuto ricadute negative soprattutto nella vita dei bambini, i quali hanno accusato problemi motori con l’avanzare dell’età. I movimenti principali che svolgono i bambini sono definiti schemi motori di base e questi sono: strisciare, rotolare, gattonare, camminare, correre, saltare, prendere, afferrare e lanciare, arrampicare. La loro vita inizia sperimentando i primi schemi motori e poi, con la conquista della deambulazione, riescono a testare anche quelli successivi. Per agevolare lo sviluppo di tali schemi motori è utile attuare delle tecniche e delle strategie. Sappiamo che il lavoro dei bambini è il gioco, che non va visto come qualcosa di negativo, ma anzi di estremamente positivo. Attraverso il gioco i bambini riescono ad apprendere meglio ed in serenità, ed è proprio per questo motivo che il gioco ha una valenza fondamentale nella vita di ogni bambino. È utile perciò, anche in questo caso, avvalersi di svariati giochi, così da far apprendere con divertimento lo svolgimento degli schemi motori di base ai bambini, cercando di diversificare le attività ed adattare ogni gioco al bambino, in modo tale che non sia né troppo complicato, né troppo semplice per il soggetto. Infine l’attenzione verrà spostata sulla mia esperienza personale di tirocinio presso l’asilo nido comunale di Montebelluna, dando valore a tutto ciò che ho potuto osservare in ambito pratico, anche attraverso un’attività che ho personalmente progettato riguardante proprio lo sviluppo degli schemi motori nella fascia 0-3 anni.
2021
"From movement to motor patterns: techniques and strategies for their development in the 0-3 year range"
Movimento
Schemi motori
Strategie
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