Scopo dell’indagine: Verificare se a) la rotazione di compensazione degli occhi durante l’inclinazione del capo è simile in soggetti astigmatici e non astigmatici; b) qual è la condizione visiva indotta da un errore di rotazione del capo e una rotazione dell’asse della lente compensatrice della stessa entità, due situazioni otticamente simili. Nelle varie posizioni di inclinazione della testa, nella condizione naturale, si considera generalmente presente un riflesso fisiologico di movimento oculare torsionale controllato dall'apparato vestibolare detto riflesso vestibolo-oculare (VOR) che risponde spostando gli occhi in senso contrario al movimento della testa per mantenere la visione stabile. In questo studio si usa l'esame di topografia corneale per verificare tale rotazione torsionale dell'occhio, sia in soggetti astigmatici sia in non astigmatici. L’ipotesi è che, durante la rotazione del capo, per il soggetto astigmatico la visione peggiori se alla rotazione del capo e delle lenti correttrici non è associata una rotazione dell’occhio di compensazione oppure che la visione si mantenga simile in caso ci sia tale compensazione. Materiali e metodi: Sono stati coinvolti soggetti con astigmatismo ≥1.00D, 24 soggetti (33 occhi) e un gruppo di controllo. I soggetti sono stati sottoposti a test dell’acuità visiva (AV) e sensibilità al contrasto (SC) prima con testa dritta, poi con rotazione del capo a 10° e 20° in una direzione, con correzione abituale. I test sono ripetuti con testa dritta ma rotazione dell’asse compensatrice dell’astigmatismo di 10° e 20°. I test AV e SC sono monoculari ed effettuati con il sistema FrACT (Freiburg Acuity Contrast Test), mire C di Landolt e procedura psicofisica automatizzata (bestPEST). Il gruppo controllo è di 8 soggetti non astigmatici o astigmatici <1D che non utilizzano occhiali. Si è eseguita la topografia corneale in ogni soggetto in posizione primaria e inclinazione verso sinistra per controllare la contro-rotazione dell’occhio (VOR). Risultati: L’acuità visiva è significativamente migliore con inclinazione del capo che con la rotazione dell’asse compensatrice, sia per rotazione di 10° che per 20°. Anche la sensibilità al contrasto indica una visione migliore con inclinazione del capo che con la rotazione dell’asse compensatrice. Con la valutazione della topografia corneale è stato visto che la rotazione dell’occhio è circa la stessa con la rotazione del capo, sia i soggetti con astigmatismo che non astigmatici. Non risulta presente per questa particolare rotazione dell’occhio di compensazione, questo conferma altra letteratura recente. Discussione: I risultati, altamente significativi, evidenziano una migliore AV e SC con rotazione del capo rispetto ad una pari rotazione dell’asse della lente correttrice. Questo pare indicare la presenza di un meccanismo di compensazione percettiva o di una compensazione della rotazione durante l’uso della correzione astigmatica nelle condizioni di inclinazione del capo, poichè l’occhio si trova disallineato rispetto alla correzione, ma si presenta solo modesta riduzione di acuità rispetto alla condizione di controllo. Il dato è di interesse nella attività professionale quotidiana.

Visione nell’astigmatismo: percezione e variazioni tra rotazione della lente compensatrice e rotazione del capo

TENANI, SILVIA
2021/2022

Abstract

Scopo dell’indagine: Verificare se a) la rotazione di compensazione degli occhi durante l’inclinazione del capo è simile in soggetti astigmatici e non astigmatici; b) qual è la condizione visiva indotta da un errore di rotazione del capo e una rotazione dell’asse della lente compensatrice della stessa entità, due situazioni otticamente simili. Nelle varie posizioni di inclinazione della testa, nella condizione naturale, si considera generalmente presente un riflesso fisiologico di movimento oculare torsionale controllato dall'apparato vestibolare detto riflesso vestibolo-oculare (VOR) che risponde spostando gli occhi in senso contrario al movimento della testa per mantenere la visione stabile. In questo studio si usa l'esame di topografia corneale per verificare tale rotazione torsionale dell'occhio, sia in soggetti astigmatici sia in non astigmatici. L’ipotesi è che, durante la rotazione del capo, per il soggetto astigmatico la visione peggiori se alla rotazione del capo e delle lenti correttrici non è associata una rotazione dell’occhio di compensazione oppure che la visione si mantenga simile in caso ci sia tale compensazione. Materiali e metodi: Sono stati coinvolti soggetti con astigmatismo ≥1.00D, 24 soggetti (33 occhi) e un gruppo di controllo. I soggetti sono stati sottoposti a test dell’acuità visiva (AV) e sensibilità al contrasto (SC) prima con testa dritta, poi con rotazione del capo a 10° e 20° in una direzione, con correzione abituale. I test sono ripetuti con testa dritta ma rotazione dell’asse compensatrice dell’astigmatismo di 10° e 20°. I test AV e SC sono monoculari ed effettuati con il sistema FrACT (Freiburg Acuity Contrast Test), mire C di Landolt e procedura psicofisica automatizzata (bestPEST). Il gruppo controllo è di 8 soggetti non astigmatici o astigmatici <1D che non utilizzano occhiali. Si è eseguita la topografia corneale in ogni soggetto in posizione primaria e inclinazione verso sinistra per controllare la contro-rotazione dell’occhio (VOR). Risultati: L’acuità visiva è significativamente migliore con inclinazione del capo che con la rotazione dell’asse compensatrice, sia per rotazione di 10° che per 20°. Anche la sensibilità al contrasto indica una visione migliore con inclinazione del capo che con la rotazione dell’asse compensatrice. Con la valutazione della topografia corneale è stato visto che la rotazione dell’occhio è circa la stessa con la rotazione del capo, sia i soggetti con astigmatismo che non astigmatici. Non risulta presente per questa particolare rotazione dell’occhio di compensazione, questo conferma altra letteratura recente. Discussione: I risultati, altamente significativi, evidenziano una migliore AV e SC con rotazione del capo rispetto ad una pari rotazione dell’asse della lente correttrice. Questo pare indicare la presenza di un meccanismo di compensazione percettiva o di una compensazione della rotazione durante l’uso della correzione astigmatica nelle condizioni di inclinazione del capo, poichè l’occhio si trova disallineato rispetto alla correzione, ma si presenta solo modesta riduzione di acuità rispetto alla condizione di controllo. Il dato è di interesse nella attività professionale quotidiana.
2021
Vision in astigmatism: perception and variations between the rotation of the compensating lens and the rotation of the head
Astigmatismo
Rotazione testa
Visione
movimenti oculari
oculo-vestibolare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33302