L’elaborato intende fare chiarezza sui presupposti che, nella Nascita della tragedia, portarono Nietzsche a formulare la teoria della “cosmodicea estetica” del mondo espressa nella massima: «solo come fenomeni estetici l’esistenza e il mondo sono eternamente giustificati». Nella prima parte dell’elaborato viene messa in discussione la visione serenamente “apollinea” della grecità. Si è poi inteso, nella seconda parte dell’elaborato, mettere in luce il rapporto reciprocamente necessario degli impulsi “apollineo” e “dionisiaco” all’interno della forma d’arte «più sublime»: la tragedia. La terza parte del progetto mette in luce come, secondo Nietzsche, l’“ottimismo” scientifico, ovvero il razionalismo post-socratico, ebbe come conseguenza la “morte” del tragico, inaugurando una morale votata alla liberazione dal dolore e non più ad una sua feconda valorizzazione. La quarta ed ultima parte del testo propone un analisi delle condizioni fisiche, psicologiche e sociali dello stesso Nietzsche durante il periodo in cui scrisse la Nascita, nella prospettiva di valorizzare l’intreccio indissolubile tra vita e opera caratteristico della filosofia nietzscheana. Il dolore emerge come elemento costitutivo e paradigmatico e viene considerato, in questa sede, il fil rouge che permette lo svilupparsi del pensiero giovanile di Nietzsche. L’arte, che salva l’uomo dall’atroce sofferenza paralizzante dell’esistenza, nasce a sua volta dal dolore che viene insieme rivelato-velato, per garantire un’esistenza che dice sì alla vita con tutti i suoi contrasti, e che mantiene attiva la tensione ossimorica di un dolore danzante.

Il dolore danzante. Il tema del tragico nella Nascita della tragedia di Friedrich Nietzsche.

PISCIOTTA, CAMILLA
2021/2022

Abstract

L’elaborato intende fare chiarezza sui presupposti che, nella Nascita della tragedia, portarono Nietzsche a formulare la teoria della “cosmodicea estetica” del mondo espressa nella massima: «solo come fenomeni estetici l’esistenza e il mondo sono eternamente giustificati». Nella prima parte dell’elaborato viene messa in discussione la visione serenamente “apollinea” della grecità. Si è poi inteso, nella seconda parte dell’elaborato, mettere in luce il rapporto reciprocamente necessario degli impulsi “apollineo” e “dionisiaco” all’interno della forma d’arte «più sublime»: la tragedia. La terza parte del progetto mette in luce come, secondo Nietzsche, l’“ottimismo” scientifico, ovvero il razionalismo post-socratico, ebbe come conseguenza la “morte” del tragico, inaugurando una morale votata alla liberazione dal dolore e non più ad una sua feconda valorizzazione. La quarta ed ultima parte del testo propone un analisi delle condizioni fisiche, psicologiche e sociali dello stesso Nietzsche durante il periodo in cui scrisse la Nascita, nella prospettiva di valorizzare l’intreccio indissolubile tra vita e opera caratteristico della filosofia nietzscheana. Il dolore emerge come elemento costitutivo e paradigmatico e viene considerato, in questa sede, il fil rouge che permette lo svilupparsi del pensiero giovanile di Nietzsche. L’arte, che salva l’uomo dall’atroce sofferenza paralizzante dell’esistenza, nasce a sua volta dal dolore che viene insieme rivelato-velato, per garantire un’esistenza che dice sì alla vita con tutti i suoi contrasti, e che mantiene attiva la tensione ossimorica di un dolore danzante.
2021
The dancing pain. The theme of tragic in The birth of tragedy by Friedrich Nietzsche.
Dolore
Arte
Mito
Tragedia greca
Nietzsche
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33419