In forma germinale, ma costantemente disseminata in tutte le maggiori opere del filosofo, l’attività artistica appare ad un tratto come la zona d’ombra e l’immagine folgorante del pensiero bergsoniano. Essa riveste, in momenti diversi della produzione dell’autore, ruoli dalla portata teorica e pratica differente. Considerata nella sua funzione chiarificatrice, la riflessione sull’arte conduce al dissolvimento di alcune questioni ricorrenti nella tradizione filosofica (ad esempio il dibattito instauratosi tra realismo e idealismo) e può dimostrarsi la chiave d’acceso per pervenire ad una comprensione più profonda del dualismo spazio-durata caratterizzante il pensiero dell’autore stesso. L’indagine sul linguaggio poetico, in particolare, viene a rappresentare l’occasione del superamento di un’idea riduttiva di dualità, delucidando la compenetrazione di elementi ben distinti ma non separati, tanto spaziali quanto legati al tempo qualitativo proprio dell’attività libera. La comprensione dello statuto dell’arte all’interno del pensiero di Bergson apre due ulteriori sviluppi: innanzitutto pone il problema dell’assenza di una poetica; in secondo luogo, richiede di approfondire quale sia il gioco di risonanze tra attività artistica e filosofica. Altrimenti detto, la filosofia stessa è chiamata a decoincidere da sé, trovandosi dinanzi ad un nuovo paradigma metafisico e gnoseologico fondato su intuizione e sympathie.
L'arcipelago dell'arte nella metafisica di Henri Bergson
VALTORTA, CHIARA
2021/2022
Abstract
In forma germinale, ma costantemente disseminata in tutte le maggiori opere del filosofo, l’attività artistica appare ad un tratto come la zona d’ombra e l’immagine folgorante del pensiero bergsoniano. Essa riveste, in momenti diversi della produzione dell’autore, ruoli dalla portata teorica e pratica differente. Considerata nella sua funzione chiarificatrice, la riflessione sull’arte conduce al dissolvimento di alcune questioni ricorrenti nella tradizione filosofica (ad esempio il dibattito instauratosi tra realismo e idealismo) e può dimostrarsi la chiave d’acceso per pervenire ad una comprensione più profonda del dualismo spazio-durata caratterizzante il pensiero dell’autore stesso. L’indagine sul linguaggio poetico, in particolare, viene a rappresentare l’occasione del superamento di un’idea riduttiva di dualità, delucidando la compenetrazione di elementi ben distinti ma non separati, tanto spaziali quanto legati al tempo qualitativo proprio dell’attività libera. La comprensione dello statuto dell’arte all’interno del pensiero di Bergson apre due ulteriori sviluppi: innanzitutto pone il problema dell’assenza di una poetica; in secondo luogo, richiede di approfondire quale sia il gioco di risonanze tra attività artistica e filosofica. Altrimenti detto, la filosofia stessa è chiamata a decoincidere da sé, trovandosi dinanzi ad un nuovo paradigma metafisico e gnoseologico fondato su intuizione e sympathie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33428