La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è il tumore più frequente in età pediatrica e ogni anno colpisce in Italia 350/400 bambini, soprattutto di età compresa tra i 2 e i 5 anni, un periodo di vita in cui il cervello subisce le modificazioni più importanti e che ne migliorano considerevolmente il funzionamento. Grazie ai recenti progressi nelle terapie, dalla chemioterapia (CT) alla radioterapia craniale (RTC), un bambino affetto da LLA ha una probabilità di guarire che oggi supera il 90%. Tuttavia, numerosi studi hanno rilevato che i meccanismi fisiologici di questi trattamenti e della LLA stessa, così come il lungo periodo di ospedalizzazione a cui sono costretti questi piccoli pazienti, potrebbero essere fattori di rischio per deterioramenti cognitivi, in particolare nelle funzioni esecutive (memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, controllo inibitorio,…). Il primo obiettivo di questo elaborato è illustrare alcuni dei principali effetti della LLA e della conseguente ospedalizzazione sulle diverse funzioni esecutive (FE) e l’impatto che queste compromissioni neurocognitive possono avere sulla vita quotidiana. Un ulteriore obiettivo è quello di individuare alcuni metodi per un riconoscimento precoce dei bambini più a rischio e programmi di training per attenuare gli effetti negativi sulle FE e garantire una quotidianità futura migliore agli individui sopravvissuti al tumore pediatrico.
Gli effetti dell'ospedalizzazione sulle funzioni esecutive in bambini con leucemia linfoblastica acuta
BATTOCLETTI, CHIARA
2021/2022
Abstract
La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è il tumore più frequente in età pediatrica e ogni anno colpisce in Italia 350/400 bambini, soprattutto di età compresa tra i 2 e i 5 anni, un periodo di vita in cui il cervello subisce le modificazioni più importanti e che ne migliorano considerevolmente il funzionamento. Grazie ai recenti progressi nelle terapie, dalla chemioterapia (CT) alla radioterapia craniale (RTC), un bambino affetto da LLA ha una probabilità di guarire che oggi supera il 90%. Tuttavia, numerosi studi hanno rilevato che i meccanismi fisiologici di questi trattamenti e della LLA stessa, così come il lungo periodo di ospedalizzazione a cui sono costretti questi piccoli pazienti, potrebbero essere fattori di rischio per deterioramenti cognitivi, in particolare nelle funzioni esecutive (memoria di lavoro, flessibilità cognitiva, controllo inibitorio,…). Il primo obiettivo di questo elaborato è illustrare alcuni dei principali effetti della LLA e della conseguente ospedalizzazione sulle diverse funzioni esecutive (FE) e l’impatto che queste compromissioni neurocognitive possono avere sulla vita quotidiana. Un ulteriore obiettivo è quello di individuare alcuni metodi per un riconoscimento precoce dei bambini più a rischio e programmi di training per attenuare gli effetti negativi sulle FE e garantire una quotidianità futura migliore agli individui sopravvissuti al tumore pediatrico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/33571