Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la cardiopatia ischemica è la principale causa di morte nel mondo. Dalla letteratura scientifica è emerso che ansia e depressione hanno un impatto sull’insorgenza e la prognosi della malattia cardiaca. Questa relazione è spiegata sia da meccanismi comportamentali, in quanto i pazienti con depressione e ansia adottano stili di vita peggiori che determinano un aumento dei fattori di rischio per la cardiopatia ischemica, sia da meccanismi fisiopatologici come l’iperattivazione dell’asse HPA, l’iperattivazione piastrinica, i processi infiammatori e la disregolazione del sistema nervoso autonomo (SNA). È importante indagare la relazione tra queste malattie perché potrebbero essere prevenute attraverso una maggiore conoscenza del loro legame oltre a determinare un guadagno in termini di salute pubblica. La variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability, HRV) è un indice dell’attività autonoma sul cuore. Una HRV ridotta è associata a un minore attività del sistema nervoso parasimpatico ed è un predittore di mortalità e morbilità in pazienti con coronaropatia stabile. Inoltre, è stato osservato che anche i pazienti con sintomatologia ansiosa e/o depressiva mostrano una riduzione della variabilità della frequenza cardiaca. In questo elaborato si è approfondito l’impatto che i sintomi ansiosi e depressivi hanno sulla disregolazione del sistema nervoso autonomo in pazienti con cardiopatia ischemica. In particolare, si è ipotizzato che ansia e/o depressione fossero associate a una HRV ridotta.
L’impatto dei sintomi depressivi e ansiosi sulla disregolazione del sistema nervoso autonomo in pazienti con cardiopatia ischemica
CRUSCO, ELENA
2021/2022
Abstract
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la cardiopatia ischemica è la principale causa di morte nel mondo. Dalla letteratura scientifica è emerso che ansia e depressione hanno un impatto sull’insorgenza e la prognosi della malattia cardiaca. Questa relazione è spiegata sia da meccanismi comportamentali, in quanto i pazienti con depressione e ansia adottano stili di vita peggiori che determinano un aumento dei fattori di rischio per la cardiopatia ischemica, sia da meccanismi fisiopatologici come l’iperattivazione dell’asse HPA, l’iperattivazione piastrinica, i processi infiammatori e la disregolazione del sistema nervoso autonomo (SNA). È importante indagare la relazione tra queste malattie perché potrebbero essere prevenute attraverso una maggiore conoscenza del loro legame oltre a determinare un guadagno in termini di salute pubblica. La variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability, HRV) è un indice dell’attività autonoma sul cuore. Una HRV ridotta è associata a un minore attività del sistema nervoso parasimpatico ed è un predittore di mortalità e morbilità in pazienti con coronaropatia stabile. Inoltre, è stato osservato che anche i pazienti con sintomatologia ansiosa e/o depressiva mostrano una riduzione della variabilità della frequenza cardiaca. In questo elaborato si è approfondito l’impatto che i sintomi ansiosi e depressivi hanno sulla disregolazione del sistema nervoso autonomo in pazienti con cardiopatia ischemica. In particolare, si è ipotizzato che ansia e/o depressione fossero associate a una HRV ridotta.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Crusco_Elena.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.09 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.09 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/33587