In a study of recent publication (Loconsole et al., 2021), domestic chicks (Gallus gallus) have been able to discriminate between two numerosities (a prime number and a composite-odd number), manifesting a preference for the prime number. From these results the authors have hypothesized that the mechanism at the base of this discriminative ability may consist in the subdivision of the stimuli (sets of elements) into sub-groups – mechanism that has here been called “subject-implemented grouping”. In this writing I will consider an experiment not yet concluded, conducted to inquire more deeply into the preference for the prime number mentioned before. In particular, it was asked if this consists in an innate predisposition or if, given the structure of the first experimental procedure, it depends upon a response to novelty. We will see that for the moment the results don’t seem to give definite answers to this question, leaving an opening for different possible explanations. We will then consider a research conducted on 4- and 8-month-old infants (Geraci et al., in prep), which reveals how the children succeeded in a similar discrimination task as well, showing a preference for the prime number. The infants, however, were able to discriminate only between a set of 7 and a set of 9 elements (preferring the number 7, like the chicks), while the chicks were able to distinguish also between a set of 9 and a set of 11 (preferring the number 11). This difficulty was attributed to an ability to group the elements of the stimuli (subject-implemented grouping) still in a developmental phase. It was hypothesized that the ontogenetic evolution of this mechanism, in combination with the acquisition of arithmetic abilities later in the life of the child, will be what is going to enable him or her to implement more complex strategies – groupitizing, for example – to enumerate sets of elements.

In uno studio di recente pubblicazione (Loconsole et al., 2021), pulcini di pollo domestico (Gallus gallus) si sono dimostrati in grado di discriminare tra due numerosità (un numero primo ed uno dispari composto), manifestando una preferenza per il numero primo. A partire da questi risultati, gli autori hanno ipotizzato che il meccanismo alla base di tale capacità discriminativa consista nella suddivisone degli stimoli (insiemi di elementi) in sottogruppi – meccanismo che è stato qui denominato “raggruppamento attuato dal soggetto”. In questa sede si prenderà in esame un esperimento ancora in corso, attuato al fine di indagare più nel dettaglio la preferenza per il numero primo di cui sopra. In particolare, ci si è chiesti se questa consista in una predisposizione innata oppure se, data la struttura del precedente disegno sperimentale, essa dipenda da una risposta alla novità. Vedremo che per il momento i risultati ottenuti non sembrano dare risposte definitive a tale domanda, lasciando spazio a diverse possibili spiegazioni. Si andrà poi a considerare una ricerca condotta su bambini di 4 ed 8 mesi (Geraci et al., in prep.), la quale rivela come anch’essi siano riusciti in un simile compito di discriminazione, esibendo una preferenza per il numero primo. I bambini, tuttavia, sono stati in grado di discriminare solamente tra un insieme di 7 ed uno di 9 elementi (preferendo il numero 7, come i pulcini), mentre i pulcini erano stati capaci di distinguere anche tra un insieme di 9 ed uno di 11 (preferendo il numero 11). Tale difficoltà da parte dei soggetti è stata attribuita ad una capacità di raggruppamento degli elementi costituenti gli stimoli (raggruppamento attuato dal soggetto) ancora in fase di sviluppo. Si è ipotizzato che l’evoluzione ontogenetica di tale meccanismo, in combinazione con l’acquisizione di abilità aritmetiche più avanti nella vita del bambino, siano ciò che permetterà poi ad esso di attuare strategie più complesse – quali, ad esempio, il groupitizing – ai fini dell’enumerazione.

Studio comparato sulla percezione dei numeri primi in pulcini di pollo domestico (Gallus gallus): preferenza innata o risposta alla novità?

PIZZEGHELLO, GIULIANO
2021/2022

Abstract

In a study of recent publication (Loconsole et al., 2021), domestic chicks (Gallus gallus) have been able to discriminate between two numerosities (a prime number and a composite-odd number), manifesting a preference for the prime number. From these results the authors have hypothesized that the mechanism at the base of this discriminative ability may consist in the subdivision of the stimuli (sets of elements) into sub-groups – mechanism that has here been called “subject-implemented grouping”. In this writing I will consider an experiment not yet concluded, conducted to inquire more deeply into the preference for the prime number mentioned before. In particular, it was asked if this consists in an innate predisposition or if, given the structure of the first experimental procedure, it depends upon a response to novelty. We will see that for the moment the results don’t seem to give definite answers to this question, leaving an opening for different possible explanations. We will then consider a research conducted on 4- and 8-month-old infants (Geraci et al., in prep), which reveals how the children succeeded in a similar discrimination task as well, showing a preference for the prime number. The infants, however, were able to discriminate only between a set of 7 and a set of 9 elements (preferring the number 7, like the chicks), while the chicks were able to distinguish also between a set of 9 and a set of 11 (preferring the number 11). This difficulty was attributed to an ability to group the elements of the stimuli (subject-implemented grouping) still in a developmental phase. It was hypothesized that the ontogenetic evolution of this mechanism, in combination with the acquisition of arithmetic abilities later in the life of the child, will be what is going to enable him or her to implement more complex strategies – groupitizing, for example – to enumerate sets of elements.
2021
Comparative study on the perception of prime numbers in domestic chicks (Gallus gallus): innate preference or response to novelty?
In uno studio di recente pubblicazione (Loconsole et al., 2021), pulcini di pollo domestico (Gallus gallus) si sono dimostrati in grado di discriminare tra due numerosità (un numero primo ed uno dispari composto), manifestando una preferenza per il numero primo. A partire da questi risultati, gli autori hanno ipotizzato che il meccanismo alla base di tale capacità discriminativa consista nella suddivisone degli stimoli (insiemi di elementi) in sottogruppi – meccanismo che è stato qui denominato “raggruppamento attuato dal soggetto”. In questa sede si prenderà in esame un esperimento ancora in corso, attuato al fine di indagare più nel dettaglio la preferenza per il numero primo di cui sopra. In particolare, ci si è chiesti se questa consista in una predisposizione innata oppure se, data la struttura del precedente disegno sperimentale, essa dipenda da una risposta alla novità. Vedremo che per il momento i risultati ottenuti non sembrano dare risposte definitive a tale domanda, lasciando spazio a diverse possibili spiegazioni. Si andrà poi a considerare una ricerca condotta su bambini di 4 ed 8 mesi (Geraci et al., in prep.), la quale rivela come anch’essi siano riusciti in un simile compito di discriminazione, esibendo una preferenza per il numero primo. I bambini, tuttavia, sono stati in grado di discriminare solamente tra un insieme di 7 ed uno di 9 elementi (preferendo il numero 7, come i pulcini), mentre i pulcini erano stati capaci di distinguere anche tra un insieme di 9 ed uno di 11 (preferendo il numero 11). Tale difficoltà da parte dei soggetti è stata attribuita ad una capacità di raggruppamento degli elementi costituenti gli stimoli (raggruppamento attuato dal soggetto) ancora in fase di sviluppo. Si è ipotizzato che l’evoluzione ontogenetica di tale meccanismo, in combinazione con l’acquisizione di abilità aritmetiche più avanti nella vita del bambino, siano ciò che permetterà poi ad esso di attuare strategie più complesse – quali, ad esempio, il groupitizing – ai fini dell’enumerazione.
Studio comparato
numeri primi
pollo domestico
percezione
preferenza o novità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33633