Nel presente elaborato è stata effettuata un'analisi della letteratura esistente relativamente alla produzione e al riconoscimento delle espressioni facciali delle emozioni negli individui con autismo. Si è potuto osservare come la produzione delle espressioni facciali dipenda sia dalla presenza di determinate strutture cerebrali (aree motorie e premotorie, aree legate all'empatia quali l'insula e parti della corteccia frontale e prefrontale per la modulazione delle espressioni) che dai muscoli effettori del viso. Particolarmente importante risulta essere la dominanza dell'emisfero destro per l'espressività facciale. Per quanto concerne il riconoscimento, invece, risulta rilevante l'attività del circuito dei neuroni specchio, implicato nei processi di mimicry e dal quale dipende in gran parte la capacità degli esseri umani di comunicare e instaurare legami profondi con gli altri. Nell'autismo sono presenti sia dei deficit strutturali a livello cerebrale, i quali comportano una produzione di espressioni spesso atipiche e meccaniche, che delle peculiarità comportamentali (quali, ad esempio, la tendenza a non focalizzare l'attenzione sugli occhi dell'interlocutore). Tutto ciò si traduce in una significativa compromissione delle abilità di interazione sociale negli individui con autismo. Tale difficoltà è inoltre accentuata dalla recente introduzione dell'utilizzo delle mascherine facciali come forma di contenimento della diffusione del Covid-19, in quanto parte del volto risulta essere coperta da tali dispositivi e dunque si rende inutilizzabile come fonte di informazione sulle emozioni esperite dall'altro.

Le espressioni facciali delle emozioni nel disturbo dello spettro autistico (ASD): produzione, riconoscimento ed effetti della pandemia da Covid-19

GIANNI, GAIA
2021/2022

Abstract

Nel presente elaborato è stata effettuata un'analisi della letteratura esistente relativamente alla produzione e al riconoscimento delle espressioni facciali delle emozioni negli individui con autismo. Si è potuto osservare come la produzione delle espressioni facciali dipenda sia dalla presenza di determinate strutture cerebrali (aree motorie e premotorie, aree legate all'empatia quali l'insula e parti della corteccia frontale e prefrontale per la modulazione delle espressioni) che dai muscoli effettori del viso. Particolarmente importante risulta essere la dominanza dell'emisfero destro per l'espressività facciale. Per quanto concerne il riconoscimento, invece, risulta rilevante l'attività del circuito dei neuroni specchio, implicato nei processi di mimicry e dal quale dipende in gran parte la capacità degli esseri umani di comunicare e instaurare legami profondi con gli altri. Nell'autismo sono presenti sia dei deficit strutturali a livello cerebrale, i quali comportano una produzione di espressioni spesso atipiche e meccaniche, che delle peculiarità comportamentali (quali, ad esempio, la tendenza a non focalizzare l'attenzione sugli occhi dell'interlocutore). Tutto ciò si traduce in una significativa compromissione delle abilità di interazione sociale negli individui con autismo. Tale difficoltà è inoltre accentuata dalla recente introduzione dell'utilizzo delle mascherine facciali come forma di contenimento della diffusione del Covid-19, in quanto parte del volto risulta essere coperta da tali dispositivi e dunque si rende inutilizzabile come fonte di informazione sulle emozioni esperite dall'altro.
2021
Facial expressions of emotions in autism spectrum disorder (ASD): production, recognition and effects of Covid-19 pandemic
espressioni facciali
emozioni
autismo
covid-19
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/33828