Congruenza/Genuinità nella relazione terapeutica: effetti su processo ed esito della psicoterapia.

La relazione terapeutica, che si crea tra terapeuta e paziente nel corso della psicoterapia, viene condizionata dal tipo di trattamento che il terapeuta decide di mettere in atto. Perciò interviene la ricerca, che indaga se la psicoterapia produce cambiamenti nei pazienti maggiormente efficaci rispetto ad altri metodi di cura dei disturbi psicologici, quale approccio psicoterapeutico è più efficace e quali cambiamenti avvengono nel paziente durante la psicoterapia. La ricerca meta-analitica di Norcross e Lambert (2018) delinea le caratteristiche della relazione terapeutica che producono un outcome positivo nel paziente, in modo da stabilire cosa funzioni e cosa non funzioni nella relazione in generale e, in particolare, a seconda della diagnosi del paziente. La caratteristica maggiormente predittiva all’interno di una psicoterapia risulta essere la qualità della relazione terapeutica, ma esistono altri elementi specifici che sono stati dimostrati come efficaci, probabilmente efficaci o promettenti: uno di questi elementi è la Congruenza/Genuinità. Il costrutto è stato teorizzato per la prima volta da Rogers (1957) nella definizione delle condizioni necessarie alla psicoterapia centrata sul cliente affinché si produca nel cliente una “modificazione costruttiva della personalità”. Nello specifico la Congruenza/Genuinità viene definita come condizione attribuibile al terapeuta, che gli permetta di essere liberamente e profondamente sé stesso all’interno della relazione.