Gli ecosistemi costieri e lagunari come la Laguna di Venezia sono esposti a variazioni cicliche di ossigeno disciolto e temperatura durante la giornata. La bassa profondità delle acque, la stratificazione della colonna d’acqua in base alla stagione, la variazione di salinità e di solubilità di ossigeno a seconda della temperatura, l ’eutrofizzazione e la grande presenza di produttori primari come fitoplancton, fitobenthos, fanerogame marine e piante alofile rendono questi ambienti mutevoli lungo l’arco della giornata. La forte produzione di ossigeno durante le ore di sole da parte degli autotrofi e il consumo continuo di questo da parte degli eterotrofi durante tutta giornata creano fluttuazioni della concentrazione di questo gas nell’acqua marina su scala temporale. Inoltre, la variazione di temperatura connessa alla diversa intensità luminosa su scala giornaliera e stagionale causa uno stress termico sugli organismi lagunari, aumentando o diminuendo il tasso metabolico, e quindi il consumo di ossigeno degli stessi. In questo studio è stato determinato il tasso di mortalità di una specie modello come il granchio verde mediterraneo Carcinus aestuarii (Nardo, 1847), sottoposta in laboratorio a condizioni che simulano gli stress ambientali che deve fronteggiare nell’ habitat lagunare e in generale negli ambienti di transizione, come la fluttuazione della temperatura dell’acqua e dell’ossigeno disciolto, per capire se l’impatto della variabilità di questi fattori chimico-fisici sugli organismi che popolano questi ecosistemi possa aumentarne la resistenza nell’affrontare condizioni di stress termico. I granchi verdi raccolti in Laguna di Venezia sono stati divisi in due coorti stabulate in vasche separate e tenute per sette giorni in condizioni di ossigeno disciolto e temperatura rispettivamente costanti e variabili. A fine stabulazione le due coorti sono state trattate a condizioni di stress termico e si è visto che una volta sottoposti alle condizioni di trattamento sperimentale gli individui tenuti in stabulazione in condizioni variabili sono stati più resistenti rispetto a quelli mantenuti in condizioni costanti, cioè che hanno manifestato una soglia di mortalità a temperature più elevate rispetto a quelli stabulati in condizioni costanti. Queste ultime considerazioni evidenziano come la fluttuazione dei parametri chimico-fisici come ossigeno disciolto e temperatura a livello giornaliero in Laguna di Venezia influenzino la capacità degli organismi nell’affrontare nell’habitat in cui vivono eventi estremi come onde di calore, e aiutano a comprendere come questi organismi possano affrontare il cambiamento climatico.

Effetto della variabilità ambientale sul tasso di mortalità di Carcinus aestuarii in condizioni di stress termico nella Laguna di Venezia.

DA POS, JOSEPH
2021/2022

Abstract

Gli ecosistemi costieri e lagunari come la Laguna di Venezia sono esposti a variazioni cicliche di ossigeno disciolto e temperatura durante la giornata. La bassa profondità delle acque, la stratificazione della colonna d’acqua in base alla stagione, la variazione di salinità e di solubilità di ossigeno a seconda della temperatura, l ’eutrofizzazione e la grande presenza di produttori primari come fitoplancton, fitobenthos, fanerogame marine e piante alofile rendono questi ambienti mutevoli lungo l’arco della giornata. La forte produzione di ossigeno durante le ore di sole da parte degli autotrofi e il consumo continuo di questo da parte degli eterotrofi durante tutta giornata creano fluttuazioni della concentrazione di questo gas nell’acqua marina su scala temporale. Inoltre, la variazione di temperatura connessa alla diversa intensità luminosa su scala giornaliera e stagionale causa uno stress termico sugli organismi lagunari, aumentando o diminuendo il tasso metabolico, e quindi il consumo di ossigeno degli stessi. In questo studio è stato determinato il tasso di mortalità di una specie modello come il granchio verde mediterraneo Carcinus aestuarii (Nardo, 1847), sottoposta in laboratorio a condizioni che simulano gli stress ambientali che deve fronteggiare nell’ habitat lagunare e in generale negli ambienti di transizione, come la fluttuazione della temperatura dell’acqua e dell’ossigeno disciolto, per capire se l’impatto della variabilità di questi fattori chimico-fisici sugli organismi che popolano questi ecosistemi possa aumentarne la resistenza nell’affrontare condizioni di stress termico. I granchi verdi raccolti in Laguna di Venezia sono stati divisi in due coorti stabulate in vasche separate e tenute per sette giorni in condizioni di ossigeno disciolto e temperatura rispettivamente costanti e variabili. A fine stabulazione le due coorti sono state trattate a condizioni di stress termico e si è visto che una volta sottoposti alle condizioni di trattamento sperimentale gli individui tenuti in stabulazione in condizioni variabili sono stati più resistenti rispetto a quelli mantenuti in condizioni costanti, cioè che hanno manifestato una soglia di mortalità a temperature più elevate rispetto a quelli stabulati in condizioni costanti. Queste ultime considerazioni evidenziano come la fluttuazione dei parametri chimico-fisici come ossigeno disciolto e temperatura a livello giornaliero in Laguna di Venezia influenzino la capacità degli organismi nell’affrontare nell’habitat in cui vivono eventi estremi come onde di calore, e aiutano a comprendere come questi organismi possano affrontare il cambiamento climatico.
2021
The effect of environmental variability on the mortality rate of Carcinus aestuarii under thermal stress conditions in the Venice Lagoon.
anossia
temperatura
fisiologia
ossigeno disciolto
clima
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/34729