Effetti del concurrent activation potentiation sulla forza e sul controllo dell'equilibrio dinamico in giocatori di rugby

Effetti del concurrent activation potentiation (CAP) sulla forza e sul controllo dell'equilibrio dinamico in giocatori di rugby. Con Concurrent Activation Potentiation si intende quel fenomeno per cui, eseguendo una contrazione volontaria di un muscolo remoto, ossia non coinvolto nel movimento di interesse, si ottiene un maggiore sviluppo di forza nella contrazione del muscolo agonista. È stato dimostrato in letteratura che il numero di muscoli remoti coinvolti e la loro intensità (massimale o meno) di contrazione sono direttamente proporzionali all’aumento di forza espressa nel movimento. Un gruppo di giocatori di rugby, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, è stato sottoposto a due test di valutazione per analizzare l’effetto dell’utilizzo del paradenti su due variabili fisiologiche: forza ed equilibrio dinamico. In particolare, i test consistevano in: (i) Leg Extension (i.e., valutazione della forza isometrica degli estensori della gamba) e (ii) Shaker Table (i.e., valutazione dell’equilibrio dinamico durante una perturbazione prevista della base d’appoggio). Il presente lavoro sperimentale di tesi, si pone come obiettivo, attraverso il morso volontario e massimale del paradenti (bite singolo), di sviluppare il fenomeno del CAP e capire se quest’ultimo possa avere un effetto migliorativo della performance di equilibrio o forza. Test di equilibrio dinamico con perturbazione della base d’appoggio Nel primo test ai soggetti venivano somministrate 20 prove su Shaker Table, divise in 2 sessioni da 10 prove ciascuna. Ai fini dell’analisi dati per ogni partecipante sono state prese in considerazione solo le ultime 10 esecuzioni, utilizzando così la prima batteria di 10 prove come familiarizzazione per il partecipante. In tutte e 20 le ripetizioni il partecipante indossava il paradenti. Durante lo svolgimento della prova gli atleti sono stati posizionati in piedi su una pedana di forza, a sua volta collocata sopra una Shaker Table, con lo sguardo rivolto avanti e le braccia distese lungo i fianchi. Al segnale vocale dell’operatore corrispondeva una perturbazione in direzione antero-posteriore (AP) della Shaker Table, a cui i soggetti dovevano reagire mantenendo l’equilibrio. Nelle prove in cui ai partecipanti era richiesto di mordere il paradenti (5 su 10), la contrazione massimale e volontaria della mandibola durava dal segnale vocale dato dall’operatore sino al termine della perturbazione. Test di forza isometrica massimale su Leg Extension Nel secondo test i soggetti venivano sottoposti a 6 prove su Leg Extension della durata di ~3 secondi l’una, intervallate da 40s di recupero. Come riportato in precedenza nella metà delle prove (3 su 6), distribuite in ordine casuale, è stato richiesto ai soggetti di eseguire una contrazione massimale della mandibola sul paradenti durante l’espressione di forza isometrica degli estensori della gamba relativi all’arto dominante.