Gli infortuni accidentali sono tra le principali cause di morte nel mondo in bambini e adolescenti e comprendono tutte quelle lesioni per cui non vi è alcuna prova di un intento premeditato, solitamente causate da incidenti stradali, cadute, ustioni, avvelenamento e annegamento. Sebbene la natura spesso casuale dell’infortunio, vi è motivo di credere che alcune persone siano maggiormente predisposte ad andarvi incontro. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare due versioni di uno stesso questionario che valuta la propensione all’infortunio, compilato da dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni e dai propri genitori, e metterlo in associazione a delle variabili cognitive legate alle prestazioni dei ragazzi. I risultati mettono in luce una stima maggiore delle frequenze dei comportamenti legati alla propensione all’infortunio quando questi sono autoriferiti dai ragazzi e una maggior propensione delle femmine a sovrastimare i propri errori. Sembra inoltre essere presente un’associazione tra propensione all’infortunio e funzioni esecutive, in particolare con una maggior difficoltà a inibire gli impulsi (in termini di un più elevato numero di falsi allarmi in una prova Go/No-go), quando il questionario è compilato dai ragazzi, con migliori abilità di memoria di lavoro verbale (migliori punteggi al Digit Span) e un minor tempo dedicato a compiere scelte (minor tempo medio all’Iowa Gambling Task), quando il questionario è compilato dai genitori.
Propensione agli infortuni: analisi di un questionario e del ruolo delle funzioni esecutive
RIGATO, NICOLÒ
2021/2022
Abstract
Gli infortuni accidentali sono tra le principali cause di morte nel mondo in bambini e adolescenti e comprendono tutte quelle lesioni per cui non vi è alcuna prova di un intento premeditato, solitamente causate da incidenti stradali, cadute, ustioni, avvelenamento e annegamento. Sebbene la natura spesso casuale dell’infortunio, vi è motivo di credere che alcune persone siano maggiormente predisposte ad andarvi incontro. L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare due versioni di uno stesso questionario che valuta la propensione all’infortunio, compilato da dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni e dai propri genitori, e metterlo in associazione a delle variabili cognitive legate alle prestazioni dei ragazzi. I risultati mettono in luce una stima maggiore delle frequenze dei comportamenti legati alla propensione all’infortunio quando questi sono autoriferiti dai ragazzi e una maggior propensione delle femmine a sovrastimare i propri errori. Sembra inoltre essere presente un’associazione tra propensione all’infortunio e funzioni esecutive, in particolare con una maggior difficoltà a inibire gli impulsi (in termini di un più elevato numero di falsi allarmi in una prova Go/No-go), quando il questionario è compilato dai ragazzi, con migliori abilità di memoria di lavoro verbale (migliori punteggi al Digit Span) e un minor tempo dedicato a compiere scelte (minor tempo medio all’Iowa Gambling Task), quando il questionario è compilato dai genitori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/35627