Caratterizzazione idraulica di suoli soggetti a pratiche agronomiche sostenibili in condizioni di falda ipodermica

The study of the deterioration of natural resources and, more generally, of the human-environment relationship is undoubtedly one of the most influential and characterizing issues of this century, a balance mainly tested by the evolution of technology that speeds up production processes, consuming more than the planet can produce. Since the 1990s, environmental issues have become increasingly of interest to the community, to the point of becoming a pivotal topic on political agendas in our days, mainly due to the extreme and increasingly recurring events that have occurred in recent years. This study comes from collaboration between the Veneto region and the DAFNAE department of the University of Padova, with the aim of determining the physical and hydraulic properties of agricultural soils that were managed according to conventional, conservation agricolture and permanent soil cover with cover crops, under shallow water table conditions that is typical of the low-lying Venetian plain. Undisturbed soil samples were taken at different dephts (15-21 cm, 27-33 cm, 57-63 cm and 97-103 cm) and analyzed using a laboratory permeameter for the determination of saturated water conductivity, and a ku-pF Apparatus combined with a dew point hygrometer (WP4C Dewpoint PotentiaMeter) to determine the water retention curve. This curve, characteristic for each soil sample, represents the final result of the experimental test. From it we can extrapolate important information from an agronomic point of view, such as the physical composition of the soil and the water content available to the plant. It is therefore fundamental data for the development and use of sustainable agriculture that is akin to the natural dynamics of the lower Venetian plain.

Lo studio del deterioramento delle risorse naturali e, più in generale, del rapporto uomo-ambiente è sicuramente una delle tematiche più influenti e caratterizzanti di questo secolo, equilibrio messo alla prova principalmente dall’evoluzione della tecnica che velocizza i processi produttivi, consumando più di quello che il pianeta riesce a produrre. A partire dagli anni ’90 la materia ambientale ha preso sempre più interesse comunitario, fino a diventare ai giorni nostri un tema cardine delle agende politiche, soprattutto per via degli eventi estremi e sempre più ricorrenti che si sono verificati negli ultimi anni. Lo studio in questione nasce dalla cooperazione tra due enti: la Regione Veneto, che predispone fondi in campo agro-forestale verso lo sviluppo sostenibile tramite il PSR e l’Università degli Studi di Padova, dip. DAFNAE, che mette in pratica prove sperimentali. Nel concreto, questo studio ha avuto l’obiettivo di determinare le caratteristiche fisico-idrauliche in differenti agroecosistemi (agricoltura convenzionale, conservativa e con colture di copertura) e in presenza o meno di falda ipodermica come tipicamente si osserva nei territori della bassa pianura Veneta. Dal punto di vista sperimentale, campioni indisturbati di suolo prelevati a diverse profondità (15-21 cm, 27-33 cm, 57-63 cm e 97-103 cm) sono stati analizzati in laboratorio impiegando un permeametro per la determinazione della conducibilità idrica satura, e un ku-pF Apparatus combinato con un igrometro a punto di rugiada (WP4C Dewpoint PotentiaMeter) al fine di determinare la curva di ritenzione idrica. Questa curva, caratteristica per ogni campione di suolo, rappresenta il risultato finale della prova sperimentale. Da essa si possono estrapolare informazioni importati dal punto di vista agronomico, come la composizione fisica del terreno e il contenuto idrico disponibile alla pianta. Si tratta quindi di dati fondamentali allo sviluppo e impiego di un agricoltura sostenibile e affine alle dinamiche naturali della bassa pianura Veneta.