Stoker, in 1897, gives birth to a literary character that is made up of: centuries of folkloric traditions, of a historical figure that really existed (from which it will take its name), of physical and noble characteristics inherited from the vampire of Polidori, and of a series of social and cultural implications, as well as anxieties and fears, of contemporary colonial England. Here we will deal with the popular and historical origins of Dracula, and then travel inside the novel with a look aimed at searching, among the pages, the fear of reverse colonization. That is the conscious fear of the Victorian British citizen (becoming aware of the real nature of English expansionism), or unconscious, that the violent actions of the colonization carried out by their own nation could derive consequences, such as a rebellion that leads to the reversal of roles, that the peoples subjected, from colonized, they can become colonists. We will then talk about the legacy left by Dracula in subsequent pop culture. Concluding by updating the question, wondering if, and in what ways it is revealed, the fear of reverse colonization is still present today.

Stoker, nel 1897, partorisce un personaggio letterario che si compone: di secoli di tradizioni folkloriche, di una figura storica realmente esistita (da cui prenderà il nome), di caratteristiche fisiche e nobiliari ereditate dal vampiro di Polidori, e di una serie di risvolti sociali e culturali, oltre che di inquietudini e paure, dell'Inghilterra coloniale coeva. Si affronteranno, in questa sede, le origini popolari e storiche di Dracula, per poi viaggiare all'interno del romanzo con uno sguardo volto a ricercarvi, tra le pagine, la paura della colonizzazione inversa. Ovvero il timore consapevole del cittadino britannico vittoriano (prendendo coscienza della reale natura dell'espansionismo Inglese), od inconscio, che alle azioni violente della colonizzazione attuata dalla propria nazione possano derivare conseguenze, come una ribellione che porti al rovesciamento dei ruoli, che i popoli sottomessi, da colonizzati, possano diventare coloni. Si parlerà poi dell'eredità lasciata da Dracula nella cultura pop successiva. Concludendo con l’attualizzare la questione, chiedendosi se, ed in che modi si palesa, ancora oggi è presente la paura della colonizzazione inversa.

Dracula e la paura della colonizzazione inversa

MILAN, ALESSANDRO
2021/2022

Abstract

Stoker, in 1897, gives birth to a literary character that is made up of: centuries of folkloric traditions, of a historical figure that really existed (from which it will take its name), of physical and noble characteristics inherited from the vampire of Polidori, and of a series of social and cultural implications, as well as anxieties and fears, of contemporary colonial England. Here we will deal with the popular and historical origins of Dracula, and then travel inside the novel with a look aimed at searching, among the pages, the fear of reverse colonization. That is the conscious fear of the Victorian British citizen (becoming aware of the real nature of English expansionism), or unconscious, that the violent actions of the colonization carried out by their own nation could derive consequences, such as a rebellion that leads to the reversal of roles, that the peoples subjected, from colonized, they can become colonists. We will then talk about the legacy left by Dracula in subsequent pop culture. Concluding by updating the question, wondering if, and in what ways it is revealed, the fear of reverse colonization is still present today.
2021
Dracula and the fear of the reverse colonization
Stoker, nel 1897, partorisce un personaggio letterario che si compone: di secoli di tradizioni folkloriche, di una figura storica realmente esistita (da cui prenderà il nome), di caratteristiche fisiche e nobiliari ereditate dal vampiro di Polidori, e di una serie di risvolti sociali e culturali, oltre che di inquietudini e paure, dell'Inghilterra coloniale coeva. Si affronteranno, in questa sede, le origini popolari e storiche di Dracula, per poi viaggiare all'interno del romanzo con uno sguardo volto a ricercarvi, tra le pagine, la paura della colonizzazione inversa. Ovvero il timore consapevole del cittadino britannico vittoriano (prendendo coscienza della reale natura dell'espansionismo Inglese), od inconscio, che alle azioni violente della colonizzazione attuata dalla propria nazione possano derivare conseguenze, come una ribellione che porti al rovesciamento dei ruoli, che i popoli sottomessi, da colonizzati, possano diventare coloni. Si parlerà poi dell'eredità lasciata da Dracula nella cultura pop successiva. Concludendo con l’attualizzare la questione, chiedendosi se, ed in che modi si palesa, ancora oggi è presente la paura della colonizzazione inversa.
Dracula
Colonizzazione
Paura
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Milan_Alessandro.pdf

accesso aperto

Dimensione 879.45 kB
Formato Adobe PDF
879.45 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/35986