Il presente studio si propone di osservare il costrutto delle interazioni familiari in pazienti ricoverati presso la Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedaliera di Padova con diagnosi di DCA, attraverso l’utilizzo della procedura Lausanne Trilogue Play (LTP), al fine di chiarire il funzionamento della famiglia in tali contesti clinici; inoltre, di valutare il grado di accordo tra madre, padre e figlio sulla sintomatologia presentata dal paziente. Infine, si pone l’obiettivo di indagare lo stile di attaccamento del paziente preso in esame attraverso l’utilizzo dello strumento narrativo – proiettivo Adult Attachment Projective Picture System (AAP). Hanno preso parte allo studio 32 adolescenti di età compresa tra i 7 ed i 17 anni (M= 13,5; DS=2,54) con diagnosi di disturbo del comportamento alimentare ricoverati presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile ed i rispettivi genitori (28 madri e 19 padri). All’intera famiglia è stata proposta la procedura Lausanne Trilogue Play (LTP) che prevede l’osservazione delle interazioni familiari durante lo svolgimento di un compito semi-strutturato. Ai pazienti sono stati somministrati i seguenti questionari self-report: YSR, CDI-2, MASC-2. Alle madri ed ai padri sono stati somministrati i seguenti questionari self-report: CBCL, CDI-2, MASC-2. Inoltre, ad una parte del campione, composta da 10 soggetti, è stato somministrato l’Adult Attachment Projective Picture System (AAP). Dalle analisi statistiche emerge come la qualità dell’interazione triadica mostri un andamento decrescente dalla prima alla quarta parte della procedura LTP. Le famiglie di pazienti con DCA presentano una maggiore difficoltà nel condividere gli affetti positivi, nello strutturare le attività e gestire i tempi delle singole parti della procedura e nel cogliere, validare e rispondere in maniera empatica alle emozioni del figlio. Inoltre, non sono presenti comportamenti conflittuali o interferenze significative all’interno della coppia genitoriale, la quale si mostra coesa e si sostiene. Si evidenzia inoltre una corrispondenza tra una maggiore gravità del quadro psicopatologico dell’adolescente e una peggiore qualità delle interazioni familiari. In seguito, si riscontra un maggiore accordo nella diade madre-figlio rispetto alla diade padre-figlio sulla sintomatologia associata al disturbo dell’adolescente con una tendenza da parte del padre ad attribuire punteggi meno accurati sulla sintomatologia internalizzante ed esternalizzante del figlio, rispetto a quanto riportato dal paziente stesso. Attraverso l’indagine del pattern di attaccamento la popolazione clinica analizzata sembra essere caratterizzata da un pattern di attaccamento Insicuro, confermando quanto riscontrato in letteratura. Il presente studio ha permesso di mettere in luce le dinamiche interattive che maggiormente caratterizzano le famiglie di pazienti con disturbi del comportamento alimentare attraverso l’utilizzo di una procedura LTP ampiamente utilizzata ed efficace nell’ambito della presa in carico ambulatoriale del paziente. Inoltre, lo strumento narrativo-proiettivo (AAP), ha attribuito un carattere innovativo allo studio, in quanto ancora strumento poco utilizzato in ambito ospedaliero, permettendo così di indagare il pattern di attaccamento del paziente.
Interazioni familiari e stile di attaccamento in pazienti con disturbo del comportamento alimentare
COLESCHI, VANESSA
2021/2022
Abstract
Il presente studio si propone di osservare il costrutto delle interazioni familiari in pazienti ricoverati presso la Neuropsichiatria infantile dell’Azienda Ospedaliera di Padova con diagnosi di DCA, attraverso l’utilizzo della procedura Lausanne Trilogue Play (LTP), al fine di chiarire il funzionamento della famiglia in tali contesti clinici; inoltre, di valutare il grado di accordo tra madre, padre e figlio sulla sintomatologia presentata dal paziente. Infine, si pone l’obiettivo di indagare lo stile di attaccamento del paziente preso in esame attraverso l’utilizzo dello strumento narrativo – proiettivo Adult Attachment Projective Picture System (AAP). Hanno preso parte allo studio 32 adolescenti di età compresa tra i 7 ed i 17 anni (M= 13,5; DS=2,54) con diagnosi di disturbo del comportamento alimentare ricoverati presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile ed i rispettivi genitori (28 madri e 19 padri). All’intera famiglia è stata proposta la procedura Lausanne Trilogue Play (LTP) che prevede l’osservazione delle interazioni familiari durante lo svolgimento di un compito semi-strutturato. Ai pazienti sono stati somministrati i seguenti questionari self-report: YSR, CDI-2, MASC-2. Alle madri ed ai padri sono stati somministrati i seguenti questionari self-report: CBCL, CDI-2, MASC-2. Inoltre, ad una parte del campione, composta da 10 soggetti, è stato somministrato l’Adult Attachment Projective Picture System (AAP). Dalle analisi statistiche emerge come la qualità dell’interazione triadica mostri un andamento decrescente dalla prima alla quarta parte della procedura LTP. Le famiglie di pazienti con DCA presentano una maggiore difficoltà nel condividere gli affetti positivi, nello strutturare le attività e gestire i tempi delle singole parti della procedura e nel cogliere, validare e rispondere in maniera empatica alle emozioni del figlio. Inoltre, non sono presenti comportamenti conflittuali o interferenze significative all’interno della coppia genitoriale, la quale si mostra coesa e si sostiene. Si evidenzia inoltre una corrispondenza tra una maggiore gravità del quadro psicopatologico dell’adolescente e una peggiore qualità delle interazioni familiari. In seguito, si riscontra un maggiore accordo nella diade madre-figlio rispetto alla diade padre-figlio sulla sintomatologia associata al disturbo dell’adolescente con una tendenza da parte del padre ad attribuire punteggi meno accurati sulla sintomatologia internalizzante ed esternalizzante del figlio, rispetto a quanto riportato dal paziente stesso. Attraverso l’indagine del pattern di attaccamento la popolazione clinica analizzata sembra essere caratterizzata da un pattern di attaccamento Insicuro, confermando quanto riscontrato in letteratura. Il presente studio ha permesso di mettere in luce le dinamiche interattive che maggiormente caratterizzano le famiglie di pazienti con disturbi del comportamento alimentare attraverso l’utilizzo di una procedura LTP ampiamente utilizzata ed efficace nell’ambito della presa in carico ambulatoriale del paziente. Inoltre, lo strumento narrativo-proiettivo (AAP), ha attribuito un carattere innovativo allo studio, in quanto ancora strumento poco utilizzato in ambito ospedaliero, permettendo così di indagare il pattern di attaccamento del paziente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36184