Generalmente, si è ragionato il rapporto mente-corpo come monodirezionale: i processi cognitivi, emozionali e neurologici influenzano il modo in cui opera il corpo nello spazio. Con la prospettiva "embodied cognition", si è studiato come, a sua volta, il corpo possa influenzare la mente, ad esempio tramite studi di postura. Il presente lavoro considera tale prospettiva, integrata con i gesti etero ed auto adattatori, i quali sono stati studiati in comunicazione come gesti in grado di restituire un'immagine dell'interlocutore come più o meno competente o caloroso a seconda di quali e come venissero utilizzati (in particolare, l’utilizzo dei gesti etero-adattatori si associa a una maggiore percezione di competenza, mentre quelli auto-adattatori a una maggior calorosità). L'obiettivo era dunque studiare l'associazione tra gesti etero adattatori e autoembodiment, chiedendosi se fosse possibile che le persone che utilizzavano gesti etero adattatori (quindi, manipolare una penna nell’esecuzione), potessero percepirsi come più persuasivi, nella lettura di un brano riguardante tematiche ambientali, di coloro che invece avevano l'istruzione di mettere in atto gesti auto-adattatori (quindi, toccarsi le mani o le guance) durante il suddetto compito.
Incrementare l'autoefficacia ambientale mediante utilizzo di gesti etero ed auto-adattatori: la prospettiva dell'embodiment
DELLAROSA, MATTEO
2021/2022
Abstract
Generalmente, si è ragionato il rapporto mente-corpo come monodirezionale: i processi cognitivi, emozionali e neurologici influenzano il modo in cui opera il corpo nello spazio. Con la prospettiva "embodied cognition", si è studiato come, a sua volta, il corpo possa influenzare la mente, ad esempio tramite studi di postura. Il presente lavoro considera tale prospettiva, integrata con i gesti etero ed auto adattatori, i quali sono stati studiati in comunicazione come gesti in grado di restituire un'immagine dell'interlocutore come più o meno competente o caloroso a seconda di quali e come venissero utilizzati (in particolare, l’utilizzo dei gesti etero-adattatori si associa a una maggiore percezione di competenza, mentre quelli auto-adattatori a una maggior calorosità). L'obiettivo era dunque studiare l'associazione tra gesti etero adattatori e autoembodiment, chiedendosi se fosse possibile che le persone che utilizzavano gesti etero adattatori (quindi, manipolare una penna nell’esecuzione), potessero percepirsi come più persuasivi, nella lettura di un brano riguardante tematiche ambientali, di coloro che invece avevano l'istruzione di mettere in atto gesti auto-adattatori (quindi, toccarsi le mani o le guance) durante il suddetto compito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36628