La presente tesi si propone di mostrare uno studio di analisi e sviluppo di un componente della sorgente di ionizzazione del sistema SPES presente presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro e di realizzare tale sistema tramite tecnologie Additive Manufacturing. A tal fine, si è proceduti andando a ricavare gli andamenti termici ottenuti dalla sorgente attualmente presente realizzata tramite le metodologie di officina per poi andare a modificare tale geometria per renderla adatta ad un sistema di stampa e realizzazione di tipo additive, nello specifico si è scelto di realizzare una geometria che fosse adatta alla stampa tramite Laser Powder Bed Fusion (LPBF) e che ottenesse le finiture superficiali e i livelli di temperatura paragonabili a quella già ottenuta tramite i classici metodi di officina. Il progetto ha visto una lunga parte di lavoro al calcolatore per poi incentrarsi su una parte di verifica e confronto sperimentale. Dai risultati ricavati si sono svolte successivamente delle ulteriori analisi numeriche su un nuovo prototipo di sorgente sviluppata a livello concettuale. Tale prototipo potrebbe garantire componenti autocentranti e un montaggio dei componenti molto più facilitato.
Analisi, sviluppo e prove sperimentali di componenti di sorgente di ionizzazione realizzati tramite tecnologie Additive Manufacturing
CASTEGNARO, LUIGI
2021/2022
Abstract
La presente tesi si propone di mostrare uno studio di analisi e sviluppo di un componente della sorgente di ionizzazione del sistema SPES presente presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Legnaro e di realizzare tale sistema tramite tecnologie Additive Manufacturing. A tal fine, si è proceduti andando a ricavare gli andamenti termici ottenuti dalla sorgente attualmente presente realizzata tramite le metodologie di officina per poi andare a modificare tale geometria per renderla adatta ad un sistema di stampa e realizzazione di tipo additive, nello specifico si è scelto di realizzare una geometria che fosse adatta alla stampa tramite Laser Powder Bed Fusion (LPBF) e che ottenesse le finiture superficiali e i livelli di temperatura paragonabili a quella già ottenuta tramite i classici metodi di officina. Il progetto ha visto una lunga parte di lavoro al calcolatore per poi incentrarsi su una parte di verifica e confronto sperimentale. Dai risultati ricavati si sono svolte successivamente delle ulteriori analisi numeriche su un nuovo prototipo di sorgente sviluppata a livello concettuale. Tale prototipo potrebbe garantire componenti autocentranti e un montaggio dei componenti molto più facilitato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/36770