Il presente studio esamina gli effetti dell'orario del test e del cronotipo su prove di lettura strumentale in studenti dalla terza elementare alla terza media a sviluppo tipico. La somministrazione è avvenuta sotto forma di lettura di liste di parole e non parole e le variabili esaminate sono state la velocità e gli errori commessi. È stata analizzata la presenza di un effetto di età e genere in relazione al cronotipo. Per quanto riguarda l'età, il dato appare in linea con quanto è presente in letteratura, evidenziando una transazione da un cronotipo mattutino a un cronotipo serotino all'aumentare dell'età dei partecipanti, mentre per il genere non si rilevano differenze significative tra maschi e femmine riguardanti le preferenze circadiane. Per quanto riguarda i punteggi nelle prove di lettura, non emergono risultati rilevanti in associazione al cronotipo; inoltre non si riscontrano problemi sul time of testing neanche per soggetti con cronotipo serotino, nonostante la somministrazione delle prove si sia svolta per tutti i soggetti durante la mattinata, in una unica somministrazione. Tali risultati permettono di fare alcune riflessioni: nelle ricerche future sarebbe opportuno avere la possibilità di testare i partecipanti in due diversi momenti della giornata, ovvero sia in orari ottimali sia non ottimali per i soggetti; inoltre questi dati riguardano individui a sviluppo tipico, e non è da escludere che nei soggetti con difficoltà nell'apprendimento tali effetti possano invece essere rilevanti.
Orario del test e cronotipo: effetti sulla prestazione di lettura strumentale in studenti della scuola primaria e secondaria di I° grado.
PASETTO, ALESSIA
2021/2022
Abstract
Il presente studio esamina gli effetti dell'orario del test e del cronotipo su prove di lettura strumentale in studenti dalla terza elementare alla terza media a sviluppo tipico. La somministrazione è avvenuta sotto forma di lettura di liste di parole e non parole e le variabili esaminate sono state la velocità e gli errori commessi. È stata analizzata la presenza di un effetto di età e genere in relazione al cronotipo. Per quanto riguarda l'età, il dato appare in linea con quanto è presente in letteratura, evidenziando una transazione da un cronotipo mattutino a un cronotipo serotino all'aumentare dell'età dei partecipanti, mentre per il genere non si rilevano differenze significative tra maschi e femmine riguardanti le preferenze circadiane. Per quanto riguarda i punteggi nelle prove di lettura, non emergono risultati rilevanti in associazione al cronotipo; inoltre non si riscontrano problemi sul time of testing neanche per soggetti con cronotipo serotino, nonostante la somministrazione delle prove si sia svolta per tutti i soggetti durante la mattinata, in una unica somministrazione. Tali risultati permettono di fare alcune riflessioni: nelle ricerche future sarebbe opportuno avere la possibilità di testare i partecipanti in due diversi momenti della giornata, ovvero sia in orari ottimali sia non ottimali per i soggetti; inoltre questi dati riguardano individui a sviluppo tipico, e non è da escludere che nei soggetti con difficoltà nell'apprendimento tali effetti possano invece essere rilevanti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37048