Come espresso dalle Tesi per l’educazione linguistica democratica del GISCEL, le capacità linguistiche sono coinvolte non solo nell’ora d’italiano, bensì sono trasversali a tutte le discipline. Infatti, anche durante la risoluzione di problemi matematici vengono attivate. Tant’è che determinati elementi linguistici del testo di un problema possono costituire per gli alunni un impedimento alla leggibilità e comprensibilità. Pertanto, questa ricerca indaga l’efficacia della riformulazione di testi di problemi matematici della scuola primaria nella pratica didattica quotidiana. Il progetto di ricerca in questione tiene conto della normativa scolastica italiana a sostegno di un’educazione linguistica trasversale, a partire dai Programmi Nazionali del 1985 sino alle attuali Indicazioni Nazionali del 2012, integrate dai Nuovi Scenari del 2018 e dalle Raccomandazioni del Consiglio del 2018. Inoltre, il quadro teorico di riferimento intreccia tematiche inerenti alla sfera linguistica, come le varietà della lingua italiana, e a quella matematica, soffermandosi proprio sui problemi. I due ambiti trovano poi unione parlando del processo di riformulazione del testo di problemi, tenendo come linee guida le Massime di logica conversazionale di Paul Grice ed il Vocabolario di Base di Tullio De Mauro. Per indagare l’obiettivo di ricerca, è stato previsto un momento iniziale per la rilevazione di informazioni atte a delineare il contesto socio-educativo di afferenza. Questo attraverso l’osservazione di alcune lezioni di matematica delle due classi terze primaria coinvolte e tramite dei brevi colloqui con le insegnanti di matematica di riferimento, in merito alla gestione dei problemi di matematica in aula. In seguito, sono stati analizzati i libri di testo di matematica presi in adozione dalla due classi, al fine di individuare dieci testi di problemi matematici che presentassero alcune caratteristiche linguistiche che ne potessero ostacolare leggibilità e comprensibilità. I problemi sono stati poi sottoposti ad un processo di riformulazione messo in atto dalla ricercatrice. A questo punto, i dieci testi di problemi matematici mantenuti nella versione originale sono stati svolti con una della due classi terze, ovvero il gruppo di controllo; mentre i dieci testi di problemi matematici riformulati sono stati svolti con l’altra classe terza primaria, ovvero il gruppo d’intervento. Al termine di ogni incontro, in cui si svolgeva di volta in volta un problema differente, veniva chiesto agli alunni il loro livello di gradimento rispetto al testo del problema matematico proposto. Infine, dopo il lavoro svolto in aula, è stato distribuito ai genitori degli alunni un questionario in via telematica per rilevare anche il loro parere in merito al tema della ricerca. Comparando i dati del gruppo di controllo e del gruppo d’intervento, si può affermare che è stata confermata, nella maggior parte dei problemi proposti (salvo alcune lievi eccezioni), l’efficacia della riformulazione del testo. Infatti, ad esempio, il gruppo d’intervento ha impiegato minor tempo per la risoluzione e richiesto alla ricercatrice un minor numero di aiuti, lavorando maggiormente in maniera autonoma rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, confrontando queste informazioni con quelle raccolte tramite i questionari compilati dalla componente genitoriale, esse convergono. Anche i genitori hanno trovato differenze tra la versione originale di un testo di un problema e quella riformulata. In linea generale tendono a ritenere la versione riformulata come più adatta a degli alunni della scuola primaria. Sulla base dei risultati ottenuti da questa ricerca empirica, si può affermare che l’ipotesi è stata avvalorata. Quindi, la riformulazione è uno strumento didattico che può essere utilizzato dagli insegnanti a seconda degli obiettivi formativi da perseguire.

Cosa ne pensano genitori e alunni? Riformulazione del testo dei problemi di matematica e loro pareri al riguardo

DAL BROI, ELEONORA
2021/2022

Abstract

Come espresso dalle Tesi per l’educazione linguistica democratica del GISCEL, le capacità linguistiche sono coinvolte non solo nell’ora d’italiano, bensì sono trasversali a tutte le discipline. Infatti, anche durante la risoluzione di problemi matematici vengono attivate. Tant’è che determinati elementi linguistici del testo di un problema possono costituire per gli alunni un impedimento alla leggibilità e comprensibilità. Pertanto, questa ricerca indaga l’efficacia della riformulazione di testi di problemi matematici della scuola primaria nella pratica didattica quotidiana. Il progetto di ricerca in questione tiene conto della normativa scolastica italiana a sostegno di un’educazione linguistica trasversale, a partire dai Programmi Nazionali del 1985 sino alle attuali Indicazioni Nazionali del 2012, integrate dai Nuovi Scenari del 2018 e dalle Raccomandazioni del Consiglio del 2018. Inoltre, il quadro teorico di riferimento intreccia tematiche inerenti alla sfera linguistica, come le varietà della lingua italiana, e a quella matematica, soffermandosi proprio sui problemi. I due ambiti trovano poi unione parlando del processo di riformulazione del testo di problemi, tenendo come linee guida le Massime di logica conversazionale di Paul Grice ed il Vocabolario di Base di Tullio De Mauro. Per indagare l’obiettivo di ricerca, è stato previsto un momento iniziale per la rilevazione di informazioni atte a delineare il contesto socio-educativo di afferenza. Questo attraverso l’osservazione di alcune lezioni di matematica delle due classi terze primaria coinvolte e tramite dei brevi colloqui con le insegnanti di matematica di riferimento, in merito alla gestione dei problemi di matematica in aula. In seguito, sono stati analizzati i libri di testo di matematica presi in adozione dalla due classi, al fine di individuare dieci testi di problemi matematici che presentassero alcune caratteristiche linguistiche che ne potessero ostacolare leggibilità e comprensibilità. I problemi sono stati poi sottoposti ad un processo di riformulazione messo in atto dalla ricercatrice. A questo punto, i dieci testi di problemi matematici mantenuti nella versione originale sono stati svolti con una della due classi terze, ovvero il gruppo di controllo; mentre i dieci testi di problemi matematici riformulati sono stati svolti con l’altra classe terza primaria, ovvero il gruppo d’intervento. Al termine di ogni incontro, in cui si svolgeva di volta in volta un problema differente, veniva chiesto agli alunni il loro livello di gradimento rispetto al testo del problema matematico proposto. Infine, dopo il lavoro svolto in aula, è stato distribuito ai genitori degli alunni un questionario in via telematica per rilevare anche il loro parere in merito al tema della ricerca. Comparando i dati del gruppo di controllo e del gruppo d’intervento, si può affermare che è stata confermata, nella maggior parte dei problemi proposti (salvo alcune lievi eccezioni), l’efficacia della riformulazione del testo. Infatti, ad esempio, il gruppo d’intervento ha impiegato minor tempo per la risoluzione e richiesto alla ricercatrice un minor numero di aiuti, lavorando maggiormente in maniera autonoma rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, confrontando queste informazioni con quelle raccolte tramite i questionari compilati dalla componente genitoriale, esse convergono. Anche i genitori hanno trovato differenze tra la versione originale di un testo di un problema e quella riformulata. In linea generale tendono a ritenere la versione riformulata come più adatta a degli alunni della scuola primaria. Sulla base dei risultati ottenuti da questa ricerca empirica, si può affermare che l’ipotesi è stata avvalorata. Quindi, la riformulazione è uno strumento didattico che può essere utilizzato dagli insegnanti a seconda degli obiettivi formativi da perseguire.
2021
What do parents and students think about it? Text reformulation of math problems and their opinions on this
problemi
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leggibilità
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37295