Alberto Manzi rappresenta una delle figure più significative - e poco esplorate – del panorama pedagogico italiano della seconda metà del Novecento. Egli è stato un insegnante, un conduttore di programmi radio-televisivi e uno scrittore per ragazzi, tre profili professionali che si sono intrecciati in modo sinergico. Attraverso il suo lavoro quotidiano, ha promosso il riconoscimento, la valorizzazione e il rispetto del bambino, avvertendo l’urgenza di un rinnovamento del tradizionale modello scolastico e maturando la consapevolezza dell’importanza di aiutare il bambino a comprendere meglio la realtà. Manzi accusava la scuola di insegnare agli studenti i pensieri degli altri invece di “educare a pensare”, finalità che è divenuta il fulcro del suo agire pedagogico orientato a costruire strumenti di pensiero critico che consentissero al soggetto di imparare tutta la vita. La presente ricerca intende riscoprire ed approfondire la figura e l’approccio educativo di Alberto Manzi, facendo emergere il contributo considerevole che la sua eredità pedagogica può ancora portare alla scuola del presente, la quale è chiamata a educare cittadini che sappiano rispondere alle sfide di una società in continuo cambiamento e che dispongano di un repertorio di competenze quanto più ampio e flessibile al fine di assicurare un apprendimento permanente. In particolare, i tratti peculiari dell’approccio didattico del maestro Manzi sono stati adottati nella conduzione di un intervento didattico di educazione ambientale dal titolo “Un seme per il futuro”, il quale ha visto coinvolta una classe terza della scuola primaria. Le attività proposte hanno mirato a promuovere negli alunni l’acquisizione di un atteggiamento critico e di ricerca nei confronti della realtà, nella prospettiva di “educare a pensare” per costruire strumenti di cittadinanza attiva e consapevole. Il percorso ha favorito negli alunni la capacità di osservare con attenzione i diversi fenomeni considerati, di interrogarsi sulla loro natura e di discutere insieme, sviluppando un metodo conoscitivo basato sull’analisi critica della realtà e consentendo loro di prendere coscienza del proprio rapporto con il mondo.

L'eredità pedagogica di Alberto Manzi: "educare a pensare" per formare cittadini liberi e consapevoli. Un percorso didattico di educazione ambientale alla scuola primaria per lo sviluppo del pensiero critico.

GUIDOLIN, ANNA
2021/2022

Abstract

Alberto Manzi rappresenta una delle figure più significative - e poco esplorate – del panorama pedagogico italiano della seconda metà del Novecento. Egli è stato un insegnante, un conduttore di programmi radio-televisivi e uno scrittore per ragazzi, tre profili professionali che si sono intrecciati in modo sinergico. Attraverso il suo lavoro quotidiano, ha promosso il riconoscimento, la valorizzazione e il rispetto del bambino, avvertendo l’urgenza di un rinnovamento del tradizionale modello scolastico e maturando la consapevolezza dell’importanza di aiutare il bambino a comprendere meglio la realtà. Manzi accusava la scuola di insegnare agli studenti i pensieri degli altri invece di “educare a pensare”, finalità che è divenuta il fulcro del suo agire pedagogico orientato a costruire strumenti di pensiero critico che consentissero al soggetto di imparare tutta la vita. La presente ricerca intende riscoprire ed approfondire la figura e l’approccio educativo di Alberto Manzi, facendo emergere il contributo considerevole che la sua eredità pedagogica può ancora portare alla scuola del presente, la quale è chiamata a educare cittadini che sappiano rispondere alle sfide di una società in continuo cambiamento e che dispongano di un repertorio di competenze quanto più ampio e flessibile al fine di assicurare un apprendimento permanente. In particolare, i tratti peculiari dell’approccio didattico del maestro Manzi sono stati adottati nella conduzione di un intervento didattico di educazione ambientale dal titolo “Un seme per il futuro”, il quale ha visto coinvolta una classe terza della scuola primaria. Le attività proposte hanno mirato a promuovere negli alunni l’acquisizione di un atteggiamento critico e di ricerca nei confronti della realtà, nella prospettiva di “educare a pensare” per costruire strumenti di cittadinanza attiva e consapevole. Il percorso ha favorito negli alunni la capacità di osservare con attenzione i diversi fenomeni considerati, di interrogarsi sulla loro natura e di discutere insieme, sviluppando un metodo conoscitivo basato sull’analisi critica della realtà e consentendo loro di prendere coscienza del proprio rapporto con il mondo.
2021
The pedagogical legacy of Alberto Manzi: "educate to think" to grow free ad aware citizens. A didactic path of environmental education in primary school for the development of critical thinking.
Alberto Manzi
Pensiero critico
Educare all'ambiente
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Guidolin_Anna.pdf

accesso riservato

Dimensione 14.45 MB
Formato Adobe PDF
14.45 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/37303