Il presente lavoro nasce dall’esperienza di tirocinio svoltasi nella comunità mamma-bambino “Iris” di Villa Savardo a Breganze in provincia di Vicenza. In questo elaborato l'attenzione si sofferma sulla relazione genitore-figlio, specificatamente sulla relazione materna, che avviene all’interno di una comunità educativa mamma-bambino e di come l’educatore progetta un’azione educativa all’interno di questa tipologia di servizio. Dunque, la finalità di questo elaborato è porre l’attenzione in merito alla continuità genitoriale e come essa venga considerata nel contesto delle separazioni tra genitori e figli dovute a carenze e inadeguatezze genitoriali. In particolare, si vuole analizzare come una realtà sociale, quale la comunità mamma-bambino, possa garantire e valorizzare un progetto di aiuto per la tutela della mamma con il proprio bambino. Si comincia con un inquadramento generale dell’idea di una comunità mamma-bambino partendo con un breve excursus storico anche da un punto di vista giuridico per poi spostarsi su quelle che sono le finalità di questi servizi comprendendone anche le questioni che comportano l’accoglienza in una comunità mamma-bambino e, nella fine di questo capitolo, viene illustrata una breve ricerca fatta sulle numerose comunità mamma-bambino presenti nel panorama italiano per individuare varie analogie oppure differenze. Successivamente viene affrontato il tema della relazione mamma-bambino e nello specifico ci si addentra nella trattazione dell’attaccamento materno vedendo inizialmente alcuni autori che hanno dedicato parte del loro pensiero alla relazione mamma-bambino per poi passare alla questione delle capacità genitoriali prendendo in considerazione la relazione madre-figlio e i suoi effetti all’interno di una famiglia monogenitoriale. La parte finale, muovendo dalla descrizione della comunità educativa mamma-bambino “Iris” di Villa Savardo, si sofferma sulla presentazione di uno specifico caso educativo e di come l’educatore gestisce la relazione e la progettualità educativa.
Le comunità mamma-bambino: realizzare un percorso per proteggere le mamme e i loro bambini
CANALE, GIORGIA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro nasce dall’esperienza di tirocinio svoltasi nella comunità mamma-bambino “Iris” di Villa Savardo a Breganze in provincia di Vicenza. In questo elaborato l'attenzione si sofferma sulla relazione genitore-figlio, specificatamente sulla relazione materna, che avviene all’interno di una comunità educativa mamma-bambino e di come l’educatore progetta un’azione educativa all’interno di questa tipologia di servizio. Dunque, la finalità di questo elaborato è porre l’attenzione in merito alla continuità genitoriale e come essa venga considerata nel contesto delle separazioni tra genitori e figli dovute a carenze e inadeguatezze genitoriali. In particolare, si vuole analizzare come una realtà sociale, quale la comunità mamma-bambino, possa garantire e valorizzare un progetto di aiuto per la tutela della mamma con il proprio bambino. Si comincia con un inquadramento generale dell’idea di una comunità mamma-bambino partendo con un breve excursus storico anche da un punto di vista giuridico per poi spostarsi su quelle che sono le finalità di questi servizi comprendendone anche le questioni che comportano l’accoglienza in una comunità mamma-bambino e, nella fine di questo capitolo, viene illustrata una breve ricerca fatta sulle numerose comunità mamma-bambino presenti nel panorama italiano per individuare varie analogie oppure differenze. Successivamente viene affrontato il tema della relazione mamma-bambino e nello specifico ci si addentra nella trattazione dell’attaccamento materno vedendo inizialmente alcuni autori che hanno dedicato parte del loro pensiero alla relazione mamma-bambino per poi passare alla questione delle capacità genitoriali prendendo in considerazione la relazione madre-figlio e i suoi effetti all’interno di una famiglia monogenitoriale. La parte finale, muovendo dalla descrizione della comunità educativa mamma-bambino “Iris” di Villa Savardo, si sofferma sulla presentazione di uno specifico caso educativo e di come l’educatore gestisce la relazione e la progettualità educativa.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37350