In questo elaborato mi sono posta l’obiettivo di indagare come l’impatto del COVID-19 abbia influito sui bisogni di socializzazione degli anziani istituzionalizzati. Nel perseguire tale scopo, dapprima ho considerato la figura dell’anziano nella società attuale, evidenziando come sia difficile pervenire a una definizione univoca del concetto di vecchiaia e come quest’ultima possa declinarsi secondo tre differenti modalità. Ho quindi messo in risalto come la crisi del welfare state e la carenza di interventi domiciliari costringano le famiglie a optare per l’affidamento degli anziani fragili o non autosufficienti ad appositi servizi residenziali. Successivamente, sono entrata brevemente nel merito di tali realtà e sui bisogni educativi di quanti vi risiedono, focalizzandomi specialmente su quello di socializzazione. Ho poi concentrato il mio sguardo sulla figura dell’educatore che opera nelle strutture per anziani e sulla sua funzione di socializzazione. Infine, mi sono soffermata sull’esperienza di tirocinio che ho svolto durante il periodo pandemico, nel corso della quale ho potuto cogliere direttamente gli effetti del COVID-19 sui bisogni di socializzazione degli anziani e osservare le modalità con cui gli educatori hanno cercato di soddisfarli nel chiuso di un contesto residenziale, non essendo più possibile avere contatti con l’esterno.
L'impatto del COVID-19 sui bisogni di socializzazione dell'anziano istituzionalizzato
MAIUTTO, ALICE
2021/2022
Abstract
In questo elaborato mi sono posta l’obiettivo di indagare come l’impatto del COVID-19 abbia influito sui bisogni di socializzazione degli anziani istituzionalizzati. Nel perseguire tale scopo, dapprima ho considerato la figura dell’anziano nella società attuale, evidenziando come sia difficile pervenire a una definizione univoca del concetto di vecchiaia e come quest’ultima possa declinarsi secondo tre differenti modalità. Ho quindi messo in risalto come la crisi del welfare state e la carenza di interventi domiciliari costringano le famiglie a optare per l’affidamento degli anziani fragili o non autosufficienti ad appositi servizi residenziali. Successivamente, sono entrata brevemente nel merito di tali realtà e sui bisogni educativi di quanti vi risiedono, focalizzandomi specialmente su quello di socializzazione. Ho poi concentrato il mio sguardo sulla figura dell’educatore che opera nelle strutture per anziani e sulla sua funzione di socializzazione. Infine, mi sono soffermata sull’esperienza di tirocinio che ho svolto durante il periodo pandemico, nel corso della quale ho potuto cogliere direttamente gli effetti del COVID-19 sui bisogni di socializzazione degli anziani e osservare le modalità con cui gli educatori hanno cercato di soddisfarli nel chiuso di un contesto residenziale, non essendo più possibile avere contatti con l’esterno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/37384