L’affidamento familiare è un istituto giuridico che permette di accogliere temporaneamente un minore in un nucleo familiare differente da quello originario che non riesce, infatti, a garantire le migliori condizioni per la sua crescita. In Italia, l’affido, è dettagliatamente regolamentato dalla Legge 184 del 4 maggio 1983 successivamente novellata con la Legge 149/2001 ed è gestito dai Servizi Sociali territorialmente competenti in relazione alla residenza del minore. Questo intervento richiede la partecipazione dell’intera comunità in particolare la collaborazione delle famiglie affidatarie, quelle famiglie cioè si rendono disponibili ad accogliere un minore presso il proprio nucleo familiare aderendo al progetto di affido. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di studiare gli strumenti di sensibilizzazione territoriale all’ospitalità e della cultura dell’affidamento familiare che mirano a reperire tali famiglie. L’introduzione offre uno sguardo generale sull’affidamento familiare e sulle caratteristiche degli affidatari. Successivamente, tramite uno studio bibliografico, verranno trattati gli interventi di promozione all’affido familiare, sia nel panorama nazionale che internazionale. In particolare verrà descritta la campagna di sensibilizzazione all’affidamento familiare “Mirta”, un progetto attuato dal 2018 dal Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare (CASF) dell’Azienda Ulss 7 Pedemontana – Distretto 1 (Bassano del Grappa). Verrà quindi analizzata quest’esperienza attraverso il confronto e l’analisi dei dati presenti nella banca del Servizio che sono stati raccolti annualmente dall’avvio del progetto ad oggi. Da questo studio emerge un incremento dei nuclei familiari che mostrano interesse a intraprendere il percorso di affido, pertanto la promozione risulta un efficace intervento per reperire nuove famiglie affidatarie. Questa aumentata risposta della comunità, conferisce qualità e valore al progetto di affido stesso in quanto maggiore è la disponibilità territoriale, maggiore è l’opportunità di realizzare il migliore abbinamento tra minore e nucleo affidatario, che permette così di soddisfare più adeguatamente i bisogni del bambino Lo studio di questa campagna permette, infine, una riflessione sul ruolo dell’Educatore Professionale, come questo interviene e agisce quotidianamente a sostegno delle famiglie affidatarie.
Interventi di sensibilizzazione all'affidamento familiare: "Mirta" la campagna promossa dall'Ulss 7 Pedemontana della Regione Veneto
MORO, FEDERICA
2021/2022
Abstract
L’affidamento familiare è un istituto giuridico che permette di accogliere temporaneamente un minore in un nucleo familiare differente da quello originario che non riesce, infatti, a garantire le migliori condizioni per la sua crescita. In Italia, l’affido, è dettagliatamente regolamentato dalla Legge 184 del 4 maggio 1983 successivamente novellata con la Legge 149/2001 ed è gestito dai Servizi Sociali territorialmente competenti in relazione alla residenza del minore. Questo intervento richiede la partecipazione dell’intera comunità in particolare la collaborazione delle famiglie affidatarie, quelle famiglie cioè si rendono disponibili ad accogliere un minore presso il proprio nucleo familiare aderendo al progetto di affido. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di studiare gli strumenti di sensibilizzazione territoriale all’ospitalità e della cultura dell’affidamento familiare che mirano a reperire tali famiglie. L’introduzione offre uno sguardo generale sull’affidamento familiare e sulle caratteristiche degli affidatari. Successivamente, tramite uno studio bibliografico, verranno trattati gli interventi di promozione all’affido familiare, sia nel panorama nazionale che internazionale. In particolare verrà descritta la campagna di sensibilizzazione all’affidamento familiare “Mirta”, un progetto attuato dal 2018 dal Centro per l’Affido e la Solidarietà Familiare (CASF) dell’Azienda Ulss 7 Pedemontana – Distretto 1 (Bassano del Grappa). Verrà quindi analizzata quest’esperienza attraverso il confronto e l’analisi dei dati presenti nella banca del Servizio che sono stati raccolti annualmente dall’avvio del progetto ad oggi. Da questo studio emerge un incremento dei nuclei familiari che mostrano interesse a intraprendere il percorso di affido, pertanto la promozione risulta un efficace intervento per reperire nuove famiglie affidatarie. Questa aumentata risposta della comunità, conferisce qualità e valore al progetto di affido stesso in quanto maggiore è la disponibilità territoriale, maggiore è l’opportunità di realizzare il migliore abbinamento tra minore e nucleo affidatario, che permette così di soddisfare più adeguatamente i bisogni del bambino Lo studio di questa campagna permette, infine, una riflessione sul ruolo dell’Educatore Professionale, come questo interviene e agisce quotidianamente a sostegno delle famiglie affidatarie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/38178