Inclusione lavorativa in situazioni di vulnerabilità. Atteggiamenti nei confronti di persone con storie di dipendenza.

Il mercato del lavoro attuale è in continua e rapida evoluzione, ma è anche associato ad un forte grado di incertezza dovuto anche alla pandemia di Covid-19. In questo scenario, si inseriscono tutte quelle persone con vissuti di tossicodipendenza, che sono alla ricerca di un’occupazione o che provano a reinserirsi nel mondo del lavoro. Tendenzialmente queste persone si trovano a dover affrontare diversi ostacoli e difficoltà legate alla loro condizione di precarietà e, spesso, si trovano a dover fare i conti con i pregiudizi anche nel contesto lavorativo. Questo elaborato vuole analizzare il tema dell’inclusione lavorativa. Più nello specifico, si propone di approfondire le situazioni di vulnerabilità con particolare interesse alle persone con storie di dipendenza e a quelli che sono gli atteggiamenti dei lavoratori nei loro confronti. Nella parte iniziale dell’elaborato viene fatto un excursus teorico sul tema della tossicodipendenza e del mondo del lavoro, con particolare riguardo alle tematiche di difficoltà di inserimento occupazionale. Nel corpo centrale invece, viene presentato lo studio, caratterizzato dall’analisi dei questionari. Ad ogni partecipante è stato inviato un questionario appartenente a due protocolli diversi: sperimentale e di controllo. Il campione totale è di cento lavoratori, suddivisi dunque in due gruppi in base al questionario compilato. Nel protocollo sperimentale, la parte riguardante la presentazione dei quattro casi è stata esposta con frasi di rinforzo positivo, a differenza dell’altro protocollo. L’obiettivo ultimo dell’analisi è quello di confrontare i due gruppi del campione e verificare se, nonostante l’inserimento di frasi positive, si verifichino comunque fenomeni di pregiudizi sociali.